Il paracetamolo ingravidanza è uno di quei farmaci prescritti a cuor leggero da medicigenerici e specialisti per curare numerose patologie della donna in statogestazionale. Da alcune recenti ricerche tuttavia è emerso un possibilecollegamento tra l’assunzione di questo medicinale in gravidanza con deiconseguenti casi di bambini che manifestano disturbi dell’attenzione e anche iperattività.

Paracetamolo ingravidanza: le cifre

Gli studi sono avvenuti in America e in Danimarca. A seguitodei dati elaborati, la percentuale dei casi in cui si manifestavano disturbi dell’attenzione da parte dei bambini, era più elevata del quasi40 per cento quando le madri avevano assunto il paracetamolo in gravidanza, in confronto ai bambini le cui madrinon ne avevano fatto uso.

Tra l’altro, quasi il 30 per cento dei bambini le cuimadri avevano assunto il farmaco necessitavano di una cura per i disturbi dell’attenzione. In uno studiocongiunto inoltre, son stati seguiti 64000 bambini nati tra l’anno 1996 el’anno 2002. Tra quelli a cui erano state prescritte cure per il disturbo dell’attenzione, più del 55per cento delle loro madri, aveva assunto il paracetamolo in gravidanza.

Paracetamolo ingravidanza: i consigli

Come comportarsi allora? E’ giusto chiarire che le ricerchelasciano un margine di dubbio su alcuni punti oscuri e che quindi non si puòaffermare con certezza che il paracetamoloin gravidanza causi disturbidell’attenzione nel bambino.

Vi sono certamente altri fattori in gioco.

Unpunto sostanziale però consiste nell’evidenza che a far la differenza possonoessere le dosi e i tempi di somministrazione. L’uso prolungato del farmaco èquindi sconsigliabile e sarebbe invece ragionevole usarlo solo se necessario,per un periodo che non superi i 5 giorni.