Oltre che la passione, il Viagra aumenta anche la crescita dei funghi porcini. Scherzi a parte, la notizia è più seria di quanto si immagini. È il risultato, infatti, di un'osservazione scientifica del professore ticinese Gabriele A. Losa dell'Institute of Scientific Interdisciplinary Studies di Locarno (Svizzera), affiliato al The Virtual Fractal Lab. Secondo lo scienziato il farmaco di sintesi Sildenafil, altrimenti noto al grande pubblico sotto il nome commerciale di Viagra, normalmente usato per curare l'impotentia erigendi, ovvero la disfunzione erettile maschile, può modificare la crescita e la forma dei Boleti porcini.

La ricerca Gabriele A. Losa, biologo ed esperto di geometria frattale è stata pubblicata sul numero di maggio della rivista internazionale Annals of Improbable Research (Annali della ricerca improbabile). Ovviamente, si tratta di una ricerca scientifica con tutti i crismi, che mette in campo, oltre a un'indubbia ed esilarante fantasia, anche varie discipline: dalla morfologia alla statistica, dalla geometria frattale (disciplina ideata da Benoît Mandelbrot nel 1975) alla biochimica.

"I risultati virtuali indicano che il numero di boleti per metro quadro o densità numerica aumenta con il tempo in modo significativo unicamente nelle aree boschive trattate con il farmaco mentre rimane immutato nelle aree boschive di controllo: tuttavia la lunghezza mediana dei boleti cresciuti nelle aree trattate con il sildenafil risulta diminuita", ha annotato il professore.

Inoltre, "l'esame morfologico realizzato tramite la Geometria Frattale rivela che gambo e cappello dei boleti trattati con Viagra mostrano profili più lisci e meno irregolari (ridotta dimensione frattale) dei boleti raccolti nelle aeree di controllo".

Ora, a quali applicazioni, in senso pratico, la ricerca possa portare non è dato ancora sapere.

Né il problema se lo è posto, per il momento, lo scienziato ticinese. "La nostra indagine - scrive nelle note conclusive della sua ricerca - ha evidenziato il principale principio frattale che poggia sulla iterazione illimitata di un frammento di unità come generatore principale, sia esso determinato o sconosciuto, fino al completamento di tutta la struttura.

Lo stesso principio serve a spiegare la frattalità dei meccanismi di crescita, l'irregolarità delle strutture morfologiche e la complessa dinamica dei processi viventi che si verificano in diversi scale spaziali e temporali in relazione al principio della funzione ricorsiva del genoma (Pellionisz, 2008), tutti fenomeni che sono implicati nella crescita e mantenimento dell'affascinante e misterioso regno dei funghi".