Che l'uomo e la donna fossero differenti, questo lo si sapeva già, ma pensare che il cervello nel genere femminile sia più attivo nel combattere i tumori, questa poi. Grazie ad una nuova scoperta, condotta dai ricercatori della Washington University di St. Luis Missuri, si è dimostrata proprio questa diversità. Le donne, si distinguono dagli uomini, proprio perché posseggono nel loro cervello un meccanismo di autodifesa molto più efficacie nel combattere il glioblastoma. Il glioblastoma, è il tumore più comune e più maligno tra le neoplasie della glia. Questo tumore colpisce soprattutto gli adulti, ma non solo, e solitamente si sviluppa negli emisferi cerebrali; rare volte attacca il tronco celebrale o il midollo spinale.

Il glioblastoma è il tumore cerebrale più frequente, e copre approssimativamente il 12 - 15 % di tutte le neoplasie intracraniche. Il tumore può manifestarsi a qualsiasi età, ma solitamente si presenta negli adulti, con picco tra i 45 e i 70 anni. Nella maggior parte dei paesi europei e del Nord America, sono segnalati 2 - 3 nuovi casi di glioblastoma l'anno su 100.000 abitanti. L'età media colpita da questo tumore si aggira sui 53 anni, con un rapporto Maschi/Femmine pari a 1,15:1. Il glioblastoma colpisce la materia bianca subcorticale degli emisferi cerebrali e le zone più vulnerabili sono: il lobo temporale (31%), il lobo parietale (24%), il frontale (23%) e l'ocipitale (16%).

I trattamenti e le terapie a base di farmaci antiepilettici e corticosteroidi, hanno lo scopo di alleviare i sintomi del tumore e migliorare le funzioni neurologiche del paziente. La terapia più efficace, resta sempre quella chirurgica, supportata da cicli di radioterapia e chemioterapia. I ricercatori hanno evidenziato il meccanismo genetico e molecolare nello sviluppare il tumore, stabilendo che alla base della differente vulnerabilità del cervello maschile rispetto a quello femminile, sta proprio nella produzione della molecola RB. La proteina retinoblastoma (RB) ha la funzione di proteggere dal glioblastoma e questo spiegherebbe perché, nelle donne i tumori cerebrali sono meno frequenti e meno aggressivi, che nella popolazione maschile.

I risultati pubblicati sul Journal of Clinical Investigation, evidenziano quanto, questa scoperta sia un piccolo passo significativo contro la lotta ad un tumore così aggressivo. Il dottore, Joshau Rubin, coordinatore della ricerca e docente presso la Washington University School of Medical dichiara: "Di ritenersi soddisfatto dei risultati della scoperta, in quanto è la prima volta che si riesce ad evidenziare una causa di tumore determinata dal sesso. Inoltre, ribadisce Rubin, "Grazie all'azione anti-tumorale di questa proteina, si potrà costruire una terapia farmacologica più mirata ed efficace contro il glioblastoma, e ci permetterà di percorrere strade alternative nello studio del cancro, prendendo in esame proprio la differenza tra i sessi.