Ciò che si sa fino adesso sulla fecondazione eterologa è poco e confuso. Per adesso restano costi esorbitanti quelli che devono sobbarcarsi le coppie per avere un figlio attraverso la procreazione medicalmente assistita (PMA), con punte di 3000 euro in Lombardia. Le linee guida essenziali sono chiare per l'età dei donatori, da 20 e 35 di età per le donne e da 18 a 40 per gli uomini. La gratuità della fecondazione eterologa è garantita solo alle donne in età fertile, ossia entro il quarantatreesimo anno di età.

Le regioni chiamate a pronunciarsi

Una delibera sul metodo di pagamento per le prestazioni necessarie a generare un figlio attraverso la PMA è attesa in questi giorni nel Lazio e nelle Marche, limitatamente alle città di Ancona e Pesaro.

La decisione è imperniata sulla scelta di quanto lasciare al ticket necessario a sostenere i costi di laboratorio e quanto lasciare al servizio sanitario nazionale. I soldi sono pochi, come ribadito anche dal ministero della Salute, ma sarà compiuto ogni sforzo per venire incontro alle esigenze delle coppie che intendono avvalersi di questa pratica. Se passasse il criterio delle prestazioni gratuite, queste regioni potrebbero assorbire un enorme flusso di pazienti dalla Puglia, Basilicata Calabria e Campania. I residenti della regione Sicilia potrebbero trovare una valida soluzione nel Centro Microcitemico di Cagliari che di recente è stato costretto dal tribunale a stipulare una convenzione con un privato.

Le regioni più economiche

La palma spetta di diritto in questo caso a Toscana (ticket di 500 euro) ed Emilia e Romagna dove nei 21 centri in cui è praticata, tra pubblici e privati, a pagamento sono solo le prestazioni per esami diagnostici e di idoneità della coppia. Il flusso di coppie che fuggono dalle richieste di 3000 euro in Lombardia e in genere in tutto il nord verso le regioni centrali è aumentato vistosamente, come del resto era prevedibile attendersi. Sta di fatto che le regioni tutte hanno chiesto a gran voce che siano inserite nel contesto dei livelli essenziali di assistenza (Lea) per abbattere i costi.