Un recente studio, condotto da un'Università svedese e pubblicato sul "British Medical Journal", avrebbe dimostrato che bere latte, non solo non preverrebbe il rischio di osteoporosi senile, ma potrebbe anche causare una maggiore probabilità di morte precoce. Lo studio svedese è stato elaborato chiedendo a 100.000 persone riguardo al loro sistema di dieta quotidiana. Dallo studio è venuto fuori che le donne che bevono tre o più bicchieri di latte al giorno (circa 680 ml al giorno), hanno circa due volte in più probabilità di morire in un certo lasso di tempo considerato rispetto alle donne che bevono una normale quantità di latte.

L'ipotesi degli studiosi è che il galattosio, ovvero il principale zucchero contenuto nel latte, provocherebbe un'infiammazione cronica delle ossa con maggiore probabilità di frattura di queste ultime. 

Lo studio è stato ben condotto, dichiarano gli scienziati svedesi, tenendo conto anche di tutte quelle altre varianti che potrebbero interferire con lo studio stesso, quali ad esempio: fumo, condizione corporea, esercizio fisico e via discorrendo.Ma lo studio potrebbe presentare alcuni punti deboli. La dottoressa Sue Lanham-New, titolare della cattedra di scienze della nutrizione all'Università del Surrey, in Inghilterra, ha ad esempio indicato che quasi tutto il latte prodotto in Svezia viene arricchito con vitamina A e che ciò potrebbe avere falsato lo studio.





Un altro punto contraddittorio dello studio è che la quantità di latte, considerato come introito giornaliero, è piuttosto alta. 700 ml di latte al giorno, sono effettivamente tanti.

Il "NHS", il Ministero della Salute britannico, consiglia infatti un introito non superiore ai 700 mg di calcio al giorno. Secondo uno studio condotto dal Dipartimento per l'agricoltura degli Stati Uniti d'America, una tazza di latte da 244 ml, fornisce circa 305 mg di calcio.

I 700 ml di latte bevuti dagli individui oggetti dello studio, fornirebbero 850 mg di calcio al giorno, molti di più del fabbisogno minimo proposto dall' NHS. Il Ministero della salute britannico ha ribadito che un moderato apporto di formaggi, latte e yogurt, all'interno di un regime bilanciato di dieta, non può altro che fare bene alla salute dei consumatori