Novità importanti arrivano dall'Aifa per i pazienti affetti da tumore alla prostata. Infatti è di pochi giorni fa la notizia secondo cui finalmente anche nel nostro paese l'agenzia italiana del farmaco ha autorizzato l'utilizzo di un nuovo medicinale per il trattamento e la cura del tumore alla prostata nei casi in cui i trattamenti standard non funzionino oppure portino scarsi risultati. Si tratta dell'enzalutamide che è un  farmaco che agisce bloccando in modo selettivo il recettore del testosterone. Questo perché, come ormai sappiamo, il testosterone è il vero e proprio motore del tumore alla prostata.

Il farmaco in questione quindi agisce in questa maniera trattandosi di un vero e proprio agente ormonale il quale viene assunto in questo caso per via orale.

Questo agente è particolarmente indicato sempre secondo l'agenzia italiana del farmaco nei casi di tumore aggressivo con metastasi alla diagnosi. Esso infatti è particolarmente efficace riuscendo a inibire in maniera piuttosto evidente la recezione del testosterone. L'enzalutamide risulta da questo punto di vista veramente molto valido in quanto riesce in parole povere ad azzerare la funzione stimolante del recettore, da un canto inibendo il legame che si crea tra recettore e testosterone, dall'altro ripristinando il controllo sulle cellule tumorali portandole addirittura in certi casi alla morte.

Secondo gli ultimi studi effettuati su tale farmaco si evince che esso allunga la vita del paziente fino a 5 mesi e ne migliora nettamente la qualità della vita. Inoltre esso non presenta effetti collaterali particolarmente gravi e quindi non comporta nessun rischio per la salute complessiva del paziente. Questo è un farmaco di fascia H che quindi si trova solo nelle Asl e nei centri ospedalieri.

Si tratta indubbiamente di un farmaco molto utile visto e considerato che in Italia le persone colpite da questo tipo di tumore sono in aumento soprattutto nella fascia di età over 70. Ogni anno infatti nel nostro paese vengono colpiti circa 42 mila uomini con più di 8 mila decessi.