L'influenza 2015 è finalmente in fase recessiva, il virus, assicurano gli esperti è in progressiva riduzione, il picco previsto per metà febbraio è ormai passato, la fase critica si è concentrata nelle prime due settimane di febbraio. Un'influenza, questa del 2015, che ha "messo letteralmente al tappeto" coloro che l'hanno contratta, molte anche le vittime in differenti regioni, tra gli ultimi decessi anche una donna in stato interessante, negli altri casi si è trattato di persone con patologie pregresse che si sono aggravate.

Influenza 2015, sintomi in fase calante: febbre alta, spossatezza, soggetti più a rischio

I sintomi dell'influenza 2015 particolarmente aggressivi quest'anno sono la febbre alta anche oltre i 39 gradi, la sensazione di spossatezza, dolori muscolari e articolari diffusi, gola arrossata e naso congestionato.

Generalmente il virus influenzale viene superato mediamente in 5 giorni con assoluto riposo, gli esperti consigliano una dieta equilibrata e di bere molto per idratarsi. L'idratazione è soprattutto importante per coloro che hanno contratto o contrarranno in questa fase finale dell'influenza la variante intestinale, infatti, dovranno fare i conti anche con vomito, diarrea, nausea ricorrente.

L'ondata influenzale, il cui picco, come si legge su Influnet e FluNews è ormai acqua passata, può però ancora colpire anche in quest'ultimo colpo di coda, conviene dunque prestare particolare attenzione specie per i soggetti considerati maggiormente a rischio contagio: bambini under 5 anni e anziani over 65.

Influenza 2015, ultimo colpo di coda: come difendersi per non contrarre il virus

Le raccomandazioni per non incorrere nell'influenza 2015 sono quelle di evitare il più possibile luoghi affollati (bus, metro etc) e nel caso fosse necessario frequentarli lavarsi accuratamente le mani al rientro a casa, mettere un fazzoletto davanti alla bocca in caso di tosse e starnuti, evitare coloro che manifestano i sintomi influenzali.

L'influenza 2015 si è purtroppo diffusa, dicono gli esperti, con un incidenza maggiore di casi gravi e di decessi anche a causa della psicosi vaccino, morti sospette nella prima fase della vaccinazione, che ha portato allarmismo e una diminuzione di oltre il 20% dei soggetti vaccinati. Il panico ingiustificato ha sopraffatto soprattutto le persone più anziane, causando rischi che si sarebbero potuti evitare. Il peggio è passato, attenzione comunque se finora ne siete rimasti immuni a non contrarre per imprudenza l'ultimo colpo di coda dell'influenza 2015.