Il cerotto che misura il glucosio, per il momento è stato sperimentato solo sugli animali ma i risultati sono stati più che soddisfacenti e ha raggiunto l'obiettivo per cui è stato inventato, ovvero misurare il livello di glucosio nel sangue e rilasciare la quantità di insulina necessaria e solo nel caso in cui ce fosse effettivamente bisogno.

Di cosa si tratta

È un piccolo cerotto quadrato grande quanto una monetina da 5 cents, al di sotto del quale sono presenti una serie di microaghi sottili come le ciglia, quindi assolutamente indolori, ai quali sono abbinati dei sensori con dei piccolissimi serbatoi di insulina.

I sensori sono in grado di misurare il glucosio nel sangue e, se necessario, rilasciano la quantità di insulina di cui ha bisogno l'organismo.

Le stesse funzioni del pancreas

Gli esperimenti preliminari, come di consueto, sono stati effettuati sui topi di laboratorio, come evidenziato sulla rivista Pnas, articolo ripreso da Focus nella versione on line. Secondo gli studiosi che hanno condotto la ricerca, il cerotto potrebbe essere personalizzato in base alle caratteristiche del singolo paziente, valutandone il peso e la sensibilità all'insulina di ciascun soggetto.

Di fatto si tratta di un artificio per sostituire le funzionalità del pancreas e i piccoli serbatoi abbinati agli aghi del cerotto, assumono il compito di sostituire le vescicole naturali in cui viene immagazzinata l'insulina prodotta dalle cellule beta del pancreas.

Il cerotto è costituito solo da sostanze naturali

Le sostanze che costituiscono il cerotto sono totalmente naturali e si tratta di acido ialuronico e di un composto utilizzato abitualmente per diverse tipologie di analisi diagnostiche. Tramite queste sostanze è stato possibile creare i piccoli serbatoi sostitutivi delle funzioni vescicolari, nonché i sensori necessari a misurare il glucosio.

Quando gli enzimi che fungono da sensori rilevano un aumento dello zucchero nel sangue, i serbatoi, in cui è immagazzinata l'insulina, si rompono rilasciandola nell'organismo del diabetico.

L'obiettivo successivo è, ovviamente, quello di produrre una versione del cerotto fruibile dagli essere umani con caratteristiche tali da permetterne l'uso, senza doverlo sostituire, per almeno tre o quattro giorni.