Quello della caduta dei capelli durante un trattamento di chemioterapia è un problema che solo chi è stato o è malato di tumore può dire di aver affrontato. Nel panorama delle migliori tecniche per prevenire e in parte curare il cancro, quindi, l'Istituto Europeo d'Oncologia di Milano (e in particolare il figlio del professor Veronesi) sta testando su alcune donne uno speciale casco protettivo che impedisca ai capelli di cadere durante le varie fasi della chemioterapia. Si tratta di un'innovazione a cui si pensava già negli anni Cinquanta e Sessanta, ma che è stata sperimentata col tempo per permetterne un uso più concreto per quei pazienti che si ritrovano a perdere i propri capelli dopo e durante un trattamento di questo tipo.
La lotta al tumore, insomma, non si ferma e se Paesi come Francie e Inghilterra già sfruttano queste soluzioni per ridare dignità ai pazienti, anche in italia sembra arrivato il momento di provare a vedere se è possibile impedire la caduta dei capelli durante un trattamento destabilizzante come la chemioterapia.
Cos'è e come funziona Dignicap
Assodato che la tecnologia ci permette di sapere sempre più velocemente se siamo malati di tumore o meno, questo speciale caschetto ci permetterà di non perdere i capelli durante la cura. Il Dignicap, chiamato così con l'obiettivo di non far perdere autostima e dignità alle persone che quotidianamente si curano attraverso la chemio, si basa su un macchinario e due caschi protettivi, che il paziente deve indossare prima e dopo la chemioterapia.
Concretamente il casco permette alla cute dei capelli di raffreddarsi diminuendo l'afflusso di sangue in quella zona della testa, che in tal modo non viene esposta all'effetto distruttivo del farmaco sui capelli. Mantenendosi fra i 3 e i 5 gradi, il cuoio capelluto non cadrà nemmeno dopo diversi cicli di chemioterapia, permettendo al paziente di non radersi e continuare a vivere una vita normale.
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