In una ricerca appena pubblicata su BMC Public Health, un gruppo di epidemiologi australiani del Centre for Physical Activity and Nutrition Research ha sottoposto a un riesame rigoroso e sistematico le prove sperimentali a favore della relazione tra ansia e sedentarietà. La metanalisi, così si chiama lo studio che revisiona i risultati di studi già pubblicati, indica che esiste un'associazione tra abitudini sedentarie, come guardare la televisione o lavorare al computer, e l'insorgenza dei sintomi tipici dell'ansia.

Le premesse dello studio. "Nella nostra società" dice in apertura Megan Teychenne, primo autore dello studio e professore presso il Centre for Physical Activity and Nutrition Research della Deakin University, in Australia "assistiamo a un progressivo aumento della diffusione dei sintomi dell'ansia e, in parallelo, a una sempre maggior diffusione di comportamenti sedentari.

A partire da questa constatazione, abbiamo voluto indagare se ci fosse una reale associazione tra questi due fenomeni anche sulla scorta di alcuni studi che hanno rivelato una correlazione tra sintomi depressivi e comportamenti sedentari". Per questo scopo, i ricercatori australiani hanno sottoposto a un rigoroso riesame nove studi pubblicati e disegnati specificatamente per rivelare eventuali correlazioni tra sedentarietà e ansia. Gli studi considerati differivano per tipo di comportamento sedentario preso in considerazione (guardare la televisione, lavorare al computer, quantità di tempo trascorso in posizione seduta nell'arco di una giornata) e per popolazione considerata (adulti o bambini/adolescenti).

I risultati. Cinque degli studi rianalizzati hanno dimostrato che una maggiore inclinazione per i comportamenti sedentari come guardare la televisione o lavorare al computer è associata a un aumentato rischio di sviluppare sintomi di tipo ansioso. Gli altri studi hanno mostrato che maggiore è il tempo speso seduti su mezzi di trasporto, al lavoro o a casa di fronte alla televisione, maggiore è il rischio di sviluppare i sintomi dell'ansia.

E' da notare che uno studio dei nove ha mostrato che per i bambini e i ragazzi in età scolare guardare la televisione o usare il computer per più di 2 ore al giorno aumenta il rischio di riportare i sintomi dell'ansia.

Le prospettive future. "Per ora possiamo solo ipotizzare le cause del legame tra ansia e vita sedentaria" conclude Megan Teychenne "che potrebbero includere i disturbi del sonno e del metabolismo, e un impoverimento delle relazioni sociali, tutte conseguenze accertate della vita sedentaria.

A questo punto è necessario avviare nuovi studi per capire più a fondo i fattori che determinano l'associazione tra vita sedentaria e i sintomi dell'ansia, svelarne i meccanismi e mettere a punto strategie efficaci per prevenire e curare l'ansia".