Sulle qualità del caffè se ne dicono tante, quindi ogni notizia è da prendere ''con le molle''. Tuttavia girano sempre più notizie piacevoli per tutti coloro che non sanno passare una giornata, sin dal mattino, senza l'adorato caffè: lultima news riguardante la rituale bevanda dal successo planetario fa sapere che bere caffè porterebbe vantaggi al sistema cardiovascolare. Ciò emerge da una relazione presentata alla Società Europea di Cardiologia: ingerire dalle tre alle cinque tazzine di caffè al giorno riduce del 21% la mortalità per cause di natura cardiovascolare.
I vantaggi dell'assunzione di caffè consistono prevalentemente nella sua azione anti-ossidante e sulle sue peculiari qualità anti-infiammatorie, non trascurando la correlazione fra un consumo consistente di caffè e un conseguente abbassamento del diabete di tipo due. Tuttavia, questa succosa notizia è da valutare con cautelain quanto i dati sono stati diffusi da una cordata di società produttrici di caffè, nell'ambito della conferenza di Lisbona (Portogallo) dal titolo Euro Prevent.
C'è da dire però che la ricerca si basa sull'analisi delle abitudini di consumo di venticinquemila individui di mezza età i cui esiti sono apparsi sulla rivista scientifica ''Hearth''; inoltre, c'è già una mole di precedenti ricerche effettuate su vasta scala che smentiscono ogni possibile danno al cuore a riguardo della bevanda più amata dagli italiani.
Il caffè è stato indicato come una bevanda che promuove la Salute del cuore da studi che hanno evidenziato come un consumo giornaliero moderato di caffè può ridurre le nostre probabilità di malattie cardiache di ben il 15%.
Raccogliamo alcuni pareri di seguito, cominciando con ''Senza esagerare, il caffè non solo non fa male, ma nel lungo termine conferisce una lieve protezione da infarto, ictus, scompenso cardiaco '', come detto dalla dottoressa Alessandra Tavani, la quale coordina il laboratorio di epidemiologia delle malattie croniche presso l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri a Milano.
''Il caffè è ricco di anti-ossidanti, come l'acido clorogenico e le melanoidine, prodotte nella tostatura dei chicchi", fa sapere il dott. Amleto D'Amicis, membro del Comitato Scientifico per gli Studi sul Caffè (Fosan), il quale continua così: "A seguito di un pasto pesante tali sostanze agiscono sia a livello gastrico sul bolo alimentare che nel circolo sanguigno, bloccando il nefasto processo di ossidazione e limitando i rischi causati dai radicali liberi ".
Infine, chi ama il caffè vive più a lungo: fino al 10% in più gli uomini e il 15% in più le donne, come riportato sul New England Journal of Medicine, a seguito di una ricerca del dottor Neal D. Freedman, che dopo aver analizzato i dati sul consumo di caffè di 400 mila uomini e donne di età compresa tra i 50 ed i 71 anni ha poi constatato che chi beveva più caffè era meno a rischio di ammalarsi di diabete, malattie cardiache, malattie respiratorie, ictus, infezioni ed anche di incorrere in incidenti, grazie alla lucidità e ai riflessi donati al corpo dalla caffeina.