Scoperta la proteina riparatrice dei tessuti cardiaci.Somministrata attraverso un cerotto la proteina Fstl1 riparerà i danni del dopo infarto al cuore.Lo studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature è stato svolto da un gruppo di ricercatori americani dell'università di Stanford capeggiati da Pilar Ruiz-Lozano. Il suo impiego per 2 - 4 settimane di trattamento dopo l'infartoriesce a far proliferare le cellule cardiache rigenerandole.Nell'infarto si ha la morte delle cellule che non riescono ad essere sostituite in modo naturale per la mancanza di questa proteina persa proprio a causa dell'infarto.

Questo accade nell'organo adulto che non avendo la capacità di recuperare con efficacia le cellule perse rimane gravato dalle cicatrici che comprometteranno la sua funzionalità creando lo scompenso cardiaco e di fatto limitando la qualità della vita del paziente.

La sperimentazione

Per ora e stata sperimentata dalla dottoressa Pilar Ruiz-Lozano e il suo staff impiegandola per curare il cuore di animali infartuati con una grave patologia tanto da essere ormai da selezionare per il trapianto.La proteina rigenerante si produce nella membrana cardiaca (Epicardio). L'esperimento e stato condotto su topi e maiali attraverso il rivoluzionario metodo del cerotto che contiene questa proteina simile alle cellule del cuore in crescita di un feto.Il trattamento consiste nella semplice applicazione di questo particolare cerotto di collageneche ha la proprietà di rendere l'elasticità ai tessuti avviando la crescita dei vasi sanguigni e del tessuto muscolare cardiaco.Ruiz-Lozano e il gruppo di ricercatori di Stanford concludono che i dati evidenziano che la perdita di Fstl1 nell’epicardio è la causa della mancata risposta nella rigenerazione delle cellule dopo l'infarto.

Per ora è ancora solo una grande speranza per noi perché non è ancora stata ancora sperimentata nell'uomo. Questa cura ripristinando la proteina invertirebbe il processo di morte delle cellule muscolari cardiache facendo recuperare anche il danno al miocardio del dopo l'infarto grave o ripetuto nell'uomo.