Secondo uno studio di Coldiretti, sarebbero in tanti gli Italiani che fanno uso di cibo scaduto senza valutare le possibili conseguenze.Quante volte è capitato di aprire il frigorifero e trovare un vasetto di yogurt acquistato in offerta qualche tempo prima del quale ci eravamo completamente dimenticati? Il dilemma, consumarlo oppure no? Pare che la maggior parte della popolazione non esiti troppo a mangiare cibi anche oltre la loro data di scadenza.Sicuramente non si tratta di un atteggiamento corretto ma, quali sono i reali rischi?
Consumare un cibo scaduto, può comportare due tipologie di conseguenze.
La prima, sicuramente meno grave, si cela dietro la perdita delle originali proprietà organolettiche. Mangiare un cibo privo delle sue proprietà nutrizionali non garantisce all individuo i benefici che avrebbe potuto offrire se fosse stato consumato da fresco.
La seconda tipologia invece comporta diversi rischi per la nostra salute. Dai "semplici“ mal di pancia e malessere generale, che comunque possono essere alleviati da un qualsiasi farmaco da banco o da una bella limonata calda della nonna, si può andare incontro a conseguenze ben più gravi.
Non è difficile infatti che l'ingestione di un cibo scaduto possa portare ad una intossicazione batterica con vomito, febbre alta e dissenteria. In questi casi diventa fondamentale l'intervento del medico che dovrà riconoscere l'entità della patologia eventualmente contratta.
Saper interpretare le etichette dei cibi è fondamentale
Per legge, su ogni etichetta o confezione di alimento la data di scadenza e' riportata in uno dei seguenti modi:
- "da consumarsi entro il": in questo caso e' assolutamente sconsigliabile consumare il prodotto oltre la data indicata per evitare di incorrere in rischi più o meno seri per la Salute;
- "da consumarsi preferibilmente entro il ": dinnanzi a questa dicitura e' possibile ingerire il prodotto anche oltre la data di scadenza purché sia fatto entro un certo periodo (chiaramente breve). In questo caso il cibo può aver perso le sue proprietà organolettiche iniziali, risultando quindi con sapore e odore alterato. Tuttavia il suo consumo non comporta rischi per la salute.
Prestare attenzione a queste piccole ma, importanti, differenze è fondamentale per consumare consapevolmente cibi oltre a data di scadenza.