Sembra inaudito ed impossibile, ma è vero. Parliamo di solidarietà verso chi ha meno di noi ed è giusto aiutare chi ha bisogno. Non consideriamo però il nostro paese, l'Italia, dove una famiglia su 4 rinuncia a curarsiper la mancanza sel denaro sufficiente a farlo. Manca il lavoro, gli stipendi non stanno al passo con il caro vita ed una famiglia media composta da 4 persone arriva a fatica a fine mese. Figuriamoci se c'è il posto per le cure!

Liste di attesa lunghe, esami sanitari pubblici costosi

Le liste di attesa negli ospedali pubblici sono lunghe, ma chi ha una grave patologia non può aspettare e nello stesso tempo il costo per gli esami di laboratorio è spesso superiore a quello delle case di cura private, dove si spende a volte di meno per la stessa prestazione sanitaria.

I ricoveri diminuiscono, allo stesso modo dei tempi di degenza e chi torna a casa ed è solo rimane privo di assistenza.

Non dimentichiamo i continui tagli alla sanità, che hanno portato lo stato italiano a risparmiare più di 2 miliardi di euro. Lo conferma il Censis tramite il suo rapporto "Welfare, Italia. Gli italiani, che sono ancora sconvolti dalla crisi, stanno tagliando sulle spese per curarsi. Sacrificano la salute, Sanità e crisi non combaciano e non possono coesistere, troppe persone non hanno la possibilità economica di curarsi. Lo studio reallizzato ci dice che, per la prima volta, anche le prestazioni sanitarie effettuate in cliniche private sono diminuite.

Chi ha la fortuna di avere un lavoro, non si può permettere di avere un sostegno valido, che sorvegli i propri congiunti anziani a casa.

Nè le strutture per i diversamente abili sono facilmente sistemabili in luoghi adatti a loro. Lo stesso Censis suggerisce di integrare i servizi pubblici con quelli privati in una sorte di «white economy» per favorire l'occupazione. Intanto le persone anziane aumentano in numero si allunga la prospettiva di vita. Al contrario il servizio pubblico non è in grado di soddisfare le domande di aiuto da parte di ogni famiglia.

Si rinuncia a cure e badanti

Addirittura 31 famiglie su 100 hanno rinunciato ad esami, riabilitazione e cure. La spesa sanitaria per le famiglie aumenta costantemente e molte non si possono permettere nè cure, nè assistenza per i propri cari. mentre la domanda di cure ed assistenza domiciliare sta crescendo, diminuisce la possibilità di poterne godere. Di questo passo non si osa pensare dove si andrà a finire. Magari saranno gli altri stati ad essere solidali!