Alla luce delle recenti dichiarazioni dell’OMS relative al consumo di carne e salumi, si è creato non poco allarmismo in tutta la popolazione. Ovunque si parla della notizia: dal medico, nel supermercato, a tutti è capitato di ascoltare considerazioni in merito.

Radicato nella nostra cultura, il consumo di carne, è parte fondamentale della dieta mediterranea. Si stima che il consumo di carne pro capite annuo è uguale a circa 1,2 kg. Conosciamo tutti la piramide alimentare mediterranea che ci consiglia di alternare i vari alimenti cercando di variare il più possibile.

Mangiare un po’ di tutto’ è questa la considerazione finale a cui giungono la maggior parte dei cittadini in merito alla recente notizia dell’OMS che considera la carne probabile causa di cancro.

Possibile diabete di tipo 2 per chi mangia di tutto un pò

Da un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università del ‘Texas Health Science Center’ a Houston (UTHealth) e la Scuola di Nutrizione Friedman Scienza e Politica presso la Tufts University di Boston, si evince che ‘mangiare tutto con moderazione’ abbassa la qualità della salute metabolica. Lo studio analizza il ruolo della diversità alimentare sui risultati metabolici. In esattezza sono state caratterizzate e valutate le diverse associazioni alimentari in connessione con l’obesità addominale e il diabete di tipo 2.

In esame 5.160 individui bianchi, ispanici, neri e cinesi in un età compresa tra i 45 e gli 85 anni privi di diabete. E’ stato preso in considerazione il numero di alimenti consumati durante la settimana, la distribuzione delle calorie attraversi questi, e le differenze rilevanti per la salute metabolica (come la fibra, il sodio e i grassi contenuti).

Ma allora cosa mangiamo?

Sostanzialmente, i risultati, non supportano l'idea che "mangiare tutto con moderazione" porta a una maggiore qualità della dieta o meglio ad una migliore salute metabolica. Mangiare tutto con moderazione è quindi in realtà peggio del mangiare un minor numero di alimenti, sani.