Ogni tanto per fortuna la ricerca dà buoni risultati, almeno in teoria, si dovrebbe poi metterli in pratica, senza dovere ricorrere all'eccessiva burocrazia, che spesso mette i bastoni sulle ruote alle buone intenzioni.
La ricerca per la cura alla Sclerosi Multipla
Molti sono gli ammalati di SM, ovvero sclerosi multipla, che devono trascorrere la loro vita, quasi totalmente, o nella migliore delle ipotesi in parte, su una sedia a rotelle. Questo comporta, oltre alla scarsa e dolorosa qualità della vita di chi soffre di questa malattia neurodegenerativa, alla negazione di interessi, all'impossibilità di essere autosufficienti, con tutti i problemi che ciò comporta, anche in termini psichici.
A quanto sembra la ricerca sta avendo notevoli progressi, un gruppo di scienziati del regno Unito sta sperimentandouna nuova "terapia" su circa venti ammalati di SM. Dopo avere effettuato un trapianto di midollo osseo su pazienti affetti da sclerosi, utilizzando proprio le cellule staminali dell'ammalato, si sono ottenuti brillanti risultati.
Tra chi era addirittura paralizzato, c'è stato qualcuno e non un caso sporadico, che è tornato a camminare. Queste sono le conquiste che fanno bene allo spirito ed al cuore, ma soprattutto ridanno la fiducia a chi è gravemente ammalato e per lui si prospetta una vita di dolore e negazioni.
Il trapianto di midollo con le cellule staminali dell'ammalato ha dato buoni risultati
Trapiantando le cellule staminali ammalate, viene colpita l'azione distruttrice del sistema immunitario, in questo modo la lesione procurata può guarire e gli strati protettivi dei centri nervosi e del cervello ripristinati. Intervenendo con cicli chemioterapici e quindi effettuando il suddetto trapianto, si potrebbe ottenere la guarigione.
C'è stato anche qualche sportivo, atleta professionista in corsa che ha provato questo intervento per guarire dalla grave patologia. Arrivato alla sedia a rotelle, si è poi rialzato e ha quindi ripreso a vivere come sempre, tornando alla normalità.
Tuttora sta continuando la ricerca e la sperimentazione da parte degli scienziati, che dopo tre anni di duro lavoro si ritengono soddisfatti del successo ottenuto.
Pur non negando che servirà ancora tempo, per completare almeno in parte la ricerca, sono fiduciosi di essere nella strada giusta.
E' importante agire tempestivamente per curare la SM ed ottenere i migliori risultati e questo è possibile, visto che la patologia si manifesta, in genere dai 20 ai 30 anni di età. Più di 75.000 sono solo in Italia coloro che soffrono di questa debilitante patologia, perchè non possiamo fare di più?