Verranno presentati a partire da domani a Torino, in occasione di un convegno al Centro di Biotecnologie Molecolari di Via Nizza 52, i risultati di un rivoluzionario lavoro di ricerca durato cinque anni, in parte finanziato dall'Unione Europea e condotto dall'équipe del dott. Andrea Calvo, dei biologi Federico Casale e Giuseppe Marrali e del prof. Adriano Chiò, quest'ultimodirettore del Centro Regionale per la Sla dell'ospedale Molinette del capoluogo sabaudo: si tratta di novità estremamente rilevanti nell'ambito della conoscenza dei meccanismi che regolano malattie neurodegenerative e neuroimmunologiche come la Sclerosi Laterale Amiotrofica(Sla), l'epilessia e la sclerosi multipla, una scoperta che aggiungeun tassello fondamentaleper la messa a punto di terapie ad personam, tagliate 'artigianalmente' sulla condizione e le esigenze del paziente.

La scoperta

Dal lavoro di ricerca, condotta sulla base dell'osservazione di 130 pazienti affetti da Sla e 70 affetti da patologie extrapiramidali e da polineuropatie comparati con 130 volontari sani, è emerso che l'alterazione dell'enzima NOX2 innesca uno squilibrio nella produzione dei radicali dell'ossigeno (ROS), entità molecolari molto reattive che aggrediscono con particolare violenza i neuroni: lo stress ossidativo legato a questa disfunzione nella produzione dei radicali liberi dell'ossigeno è una delle cause delle patologie neurodegenerative ed è proprio sulla base di questa evidenza che verranno tarati i futuri approcci terapeutici, nel senso, cioè, di una progressivamente sempre maggiore personalizzazione delle cure.

Il simposio

Il Simposio Internazionale del progetto Neurinox, focalizzato sulle innovazioni nel trattamento delle malattie neurodegenerative conseguenti ai dati emersi dal lavoro di ricerca, avrà luogo a Torino domani 23 settembre e giovedì 24 settembre: il primo giorno sarà a carattere più divulgativo e riguarderà, oltre che i professionisti del settore biomedico, anche studenti, associazioni di pazienti e giornalisti, mentre il secondo giorno si rivolgerà soprattutto alla comunità scientifica e all'industria medica.