Ormai si può parlare di autentico allarme meningite in Italia. Ultimo ad essere colpito è un bambino di soli cinque anni di Arezzo, il quale al momento risultaricoverato al San Donato con sepsi meningococcica di tipo B. Il bambino è stato portato dai genitori al Pronto soccorso dell'ospedale, il quale, una volta diagnosticata la patologia, lo ha ricoverato nel reparto di Pediatria. Inoltre, sono state sottoposte a controllo le persone entrate in contatto con lui durante la sintomatologia.

Toscana la più colpita

La regione Toscana risulta la più colpita, avendo registrato nell'ultimo periodo ben trentanovecasi.

Penultimo lo scorsoventisettedicembre, quando ad essere ricoverato è stato un uomo residente nel Comune di Buggiano. La meningite è una malattia che riguarda ilsistema nervoso centrale, di origine infettiva nella più parte dei casi. Quali sintomi comporta e come è possibile prevenirla? Vediamolo di seguito.

I sintomi

La meningite causa l’infiammazione delle meningi, da cui deriva anche il suo nome. Le meningi sono le membrane protettive che ricoprono l’encefalo ed il midollo spinale. Può essere trasmessa tramite batteri ma anche virus. Quali sono i sintomi che presenta? Febbre molto alta, cefalea e rigidità della nuca, vomito continuo, sensazione di scarsacoscienza, incapacità di tollerare la luce, rumori e convulsioni.

Meglio recarsi subito al pronto soccorso e far sottoporre a un controllo anche le persone con cui si è venuti a contatto.

La prevenzione

Per prevenire la meningite fondamentali sono i vaccini. Nella fattispecie, la vaccinazione contro il meningococco B. Quest'ultima rientra tra i vaccini gratuitiper i bambini nati dopo il primo gennaio 2014.

Per tutti gli altri soggetti è a pagamento. In Toscana però, regione come detto particolarmente colpita, è prevista una campagna di vaccinazione gratuita per soggetti che vanno dagli undici ai quarantacinque anni. La quale proseguirà fino al prossimo 30giugno. Vale sempre la solita e semplice regola: prevenire è meglio che curare.