Da qualche settimana si sente parlare del virus Zika, che a quanto pare è responsabile di gravi malformazioni nei neonati. L'Organizzazione Mondiale della Sanità è giunta al punto di suggerire a coloro che vivono o viaggiano nelle zone a rischio di rimandare oppure addirittura evitare un eventuale gestazione. Ma andiamo nello specifico e cerchiamo di capire di che cosa si tratta, per chi è realmente rischioso, quali sono i sintomi e le possibili cure.

Virus Zika: facciamo chiarezza

L'agente patogeno Zika è della specie dei Flaviviridae e trae il nome dalla foresta dell'Uganda dove fu inizialmente scoperto, nell'anno 1947.

Il virus si trasmette mediante le zanzare tropicali e subtropicali, ovvero, nei Paesi con un clima temperato caldo. Questo bacillo è giunto in Brasile nello scorso maggio e in pochi mesi ha contaminato ben 1,5 milioni di persone. Purtroppo il virus Zika non si è fatto attendere ed è arrivato anche in Europa, tant'è che sono stati registrati tre casi in Inghilterra, due in Spagna e quattro in Italia.

Quali sono i sintomi?

I sintomi del patogeno Zika sono analoghi all'influenza come la febbre, stanchezza, dolore alle articolazioni e ai muscoli, che passano normalmente nel giro di 2 o 7 giorni. C'è da dire che le avvisaglie maggiormente indicative della malattia sono la congiuntivite e l'irritazione cutanea.

Non vi sono particolari complicazioni, tanto è vero, che sono veramente rari i casi in cui si verificano aggravamenti di forma neurologica, che in genere non causano danni considevevoli.

Sfortunatamente, il virus Zika è pericoloso per le donne in gravidanza, in quanto, pare vi sia un nesso tra i casi di microcefalia nei neonati e il presumibile incremento di uno stato patologico autoimmunitario come la sindrome di Guillain Barré.

Gli scienziati hanno analizzato il liquido cerebrospinale di alcuni bambini deceduti a causa della microcefalia e hanno potuto constatare la presenza del patogeno.

Attualmente, non esiste nessuna cura, poiché la malattia tende a risolversi in poco più di una settimana. Tuttavia, per ottenere una prognosi medica sicura sarà possibile eseguire l'analisi dell'RNA virale nel sangue tramite il sistema PCR.

Anche per oggi abbiamo portato a termine questo servizio online, nonostante ciò, vi invitiamo a rimanere informati e aggiornati sulla salute, cliccando il tasto 'Segui' in alto a destra vicino al nome dell'autore. In seguito, avrete modo tramite un video di comprendere che cosa teme maggiormente l'Oms del virus Zika.