Approvato ad agosto del 2015 dalla Food and Drug Administration (FDA), la flibanserina è già sotto esame. Un team di ricercatori olandesi e belgi, dopo una meta-analisi di dati di letteratura e dati inediti, ha evidenziato che le donne che hanno provato il cosiddetto "Viagra femminile", hanno avuto rapporti sessuali soddisfacenti mediamente solo una volta e mezzo in più al mese. A fronte di effetti negativi come ipotensione, vertigini, sonnolenza, nausea e stanchezza. Non certo un bilancio positivo per delle persone che stanno sostanzialmente in buone condizioni e che vorrebbero solo vivere meglio la loro attività sessuale.
Un farmaco più dal valore simbolico che reale
Dopo la scoperta e l’ampia diffusione del Viagra e dei suoi analoghi, usati dagli uomini in tutto il pianeta per migliorare le loro performance sessuali, molte comunità femminili, soprattutto negli Stati Uniti, iniziarono a rivendicare un “Viagra rosa” cioè un farmaco in grado di migliorare il piacere sessualedelle donne, principalmente quelle in una fase di premenopausa, che soffrono di uno scarso desiderio sessuale, dall’inglese “hypoactive sexual desire disorder” (HSDD).
La flibanserina, farmaco dotato di un meccanismo agonista /antagonista dei recettori della serotonina, era sembrato il farmaco giusto. Brevettato inizialmente come antidepressivo, da un’azienda tedesca, la Boehringer Ingelheim, è stato successivamente sviluppato dalla statunitense Sprout Pharmaceuticals, ora una divisione del gruppo Valeant Pharmaceuticals.
Addyi,nome commerciale del farmaco, appena approvato veniva stimato di un potenziale fatturato di 150 milioni di dollari. A distanza di sei mesi, secondo il New York Times, il mercato di questo “Viagra femminile” si stima essere di 11 milioni di dollari l’anno. Meno di un decimo.
Lo studio su Jama Internal Medicine
Dei ricercatori olandesi e belgi, coordinati da LoesJaspers, il 29 febbraio hanno pubblicato su Jama Internal Medicine i risultati di uno studio sistematico - una meta-analisi - su 5 pubblicazioni e 3 studi clinici.
Le donne che hanno provato il cosiddetto "Viagra femminile", oggetto di questo studio, sono state 5.914; hanno avuto rapporti sessuali soddisfacenti mediamente solo una volta e mezzo in più al mese mentre è stato osservato un forte incremento di effetti negativi come ipotensione, vertigini, sonnolenza, nausea e stanchezza.
Non certo un bilancio positivo, ricorda il Dr.
Mauro Busacca, vice presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) e ordinario all'Università di Milano. “Già si sapeva che l'attività del farmaco è modesta, non molto superiore al 30% dei casi e gli effetti collaterali erano già stati riportati in precedenza. Del resto l'FDA aveva aspettato prima di approvarlo, nell'agosto dello scorso anno, proprio perché c'erano state segnalazioni di questo tipo”.Ora Jaspers e colleghi hannoconfermano tutte le riserve su questo farmaco che, ricordiamo, in Italia non è mai stato messo in circolazione.