Il sogno di tutti è quello di vivere in Salute da giovani ma, soprattutto, nella cosiddetta terza età. Rispetto al passato, grazie alla Scienza e alla tecnologia che hanno permesso anche di creare nuovi farmaci adatti a combattere l'insorgere di nuove malattie, la vita si è allungata. La televisione mostra, ad esempio, testimonianze in cui anziani fanno pratica sportiva con ottimi risultati, tenuto conto dell'età. Inoltre, non mancano esempi in cui si cerca di allungare la presenza fisica di una persona attraverso la criogenia, ovvero il congelamento di un corpo deceduto per morte cerebrale con la speranza che la generazione del futuro possa risvegliarlo.

Tutto questo per dare spazio al tema della vita e alla possibilità quindi di allungarla. Cosa c'entrano in questo i batteri? Vediamolo.

I batteri responsabili dell'allungamento della vita

Per capire il nesso tra il raggiungimento di età ultracentenarie e il nostro organismo, il CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) e i ricercatori dell'Università di Bologna hanno studiato l'organo definito "il secondo cervello umano", ovvero l'intestino. In particolare si sta analizzando la flora batterica presente al suo interno. Per il momento come risultato certo è emerso che negli individui centenari, o ancora meglio ultracentenari, la presenza di batteri definiti 'buoni' è maggiore, ovvero con la vecchiaia tende a proliferare a svantaggio di quei batteri che invece provocano infiammazioni e che quindi potremmo definire 'cattivi'.

Nello specifico si parla di determinate categorie di batteri a noi favorevoli: ilBifidobacterium, l'Akkermansia, e leChristensenellaceae. Per essere ancora più precisi, tali batteri, scomponendo le fibre che ingeriamo con l'alimentazione, producono sostanze come gli acidi grassi a catena corta, i quali comportano molti benefici per il nostro organismo.

Per esempio si ipotizza siano un valido aiuto per prevenire il tumore al colon. Il nodo da sciogliere su questo importante risultato medico-scientifico è la responsabilità dell'abbondanza di questi batteri della buona salute in età avanzata, se sia merito di uno stile di vita sano ripetuto nel tempo o sia invece proprio dell'invecchiamento, e cioè se tali minuscoli esseri viventi, amici dell'uomo, comincino a formarsi all'interno del nostro intestino superati i 65 anni di età.