La dieta amica degli sportivi arriva da Okinawa, l'arcipelago giapponese più grande delle Isole Ryukyu e culla del Karate, dove la durata della vita media è di 81.2 anni, e gli ultracentenari sono circa il 20,6% della popolazione.Il primo ministro giapponese Shinzo Abe, alla conclusione dei GiochiOlimpici di Rio 2016, ha annunciatoal mondo i Giochi OlimpiciTokyo 2020: Il Sol Levante porta a casa l'oro vinto dal campione di JudoShohei Ono.

A sorpresa 4 atleti di Okinawa in discipline di resistenza sono stati scelti per rappresentare il Giappone ai Giochi Olimpici Rio 2016: Kotoki Zayasu per la pallavolo, Yukiya Arashiro e Kouhei Uchima per il ciclismo, Yoichi Itokazu per il sollevamento pesi.Ladieta seguita dagli atleti italianisonopiatti leggeri mediterranei".

Invece gli atleti giapponesi seguono una dieta ancestrale, il regime alimentare dei "Samurai".

Uno studio condotto dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sul rapporto tra alimentazione e longevità è giunto alla conclusione che la dieta di Okinawa andrebbe presa ad esempio: l'organismo perde peso e guadagna in salute. Il medico geriatra Makoto Suzuki, autore dello studio più accurato mai condotto ad oggi sui centenari dell'isola, rimase sorpreso del risultato delle sue ricerche finanziate dal Ministero della Salute Giapponese: a Okinawa le patologie cardiache, i tumori e l'osteoporosi erano 4 volte inferiore rispetto alle cifre dei paesi sviluppati e dello stesso Giappone.

Gli anziani di Okinawa intervistati dai nutrizionisti parlano di “cibo come medicina”, per l'importanza di assaporare il cibo, e mantengono l'abitudine di non alzarsi mai sazi da tavola: le porzioni di cibo sul piatto sono servite in giuste quantità, in poche parole si mangia cibo meno calorico.

La filosofia di vita degli ultracentenari di Okinawa è riassunta nella parola "yuimaru", lo spirito di armonia con ambiente, in parole povere rimanere sempre attivi e indipendenti.

Gli anziani di Okinawa sono apparentemente molto calmi ma probabilmente hanno conseguito la cintura nera di karate: il fondatore del karate moderno,Gichin Funakoshi, anche lui era nativo di Okinawa e morì all'età di 89 anni.

La dieta di Okinawa è un regime alimentare autoctono che predilige il consumo giornaliero di verdura e frutta, seguiti da alghe, pesce e carne magra, sporadicamente uova, latticini, alimenti a base di di soia.

Il consumo di pesce avviene almeno tre volte alla settimana e garantisce una buona dose di Omega 3, indispensabile per proteggere dalle numerose malattie degenerative.

Le alghe di mare Kombu e Wakame sono consumate quotidianamente nelle insalate, zuppe e per preparare il sushi: grazie alla ricchezza di proteine,calcio e vitamine del gruppo B contribuiscono al mantenimento dello stato di salute.

Il metodo di cottura rimane fedele ai principi della medicina tradizionale cinese: tutto viene cotto a bassa temperatura nel wok, il tegame ereditato dalla cultura cinese; la temperatura alta comporta una perdita degli enzimi delle vitamine e degli oligoelementi e la formazione di sostanze cancerogene responsabili dell'accelerazione dell'invecchiamento.

Sayonara al doping: con la dieta di Okinawa, culla del karate, si torna sani e forti, pronti alla sfida dei Giochi Olimpici Tokyo 2020.