Il preside Maurizio Lazzarini del liceo scientifico Fermi di Bologna, ha inviato il giorno 16 di settembre una lettera provocatoria ai genitori dei suoi 1.500 studenti, contenente un decalogo che indica le cattive abitudini dei tutori dei ragazzi. La missiva aveva lo scopo di sensibilizzare le famiglie sull’importanza della scuolae dei professori, che vengono sempre più demonizzati all'interno dei nuclei familiari.

Dalle dichiarazioni del preside emerge chiaramente che la lettera è rivolta soprattutto a quelle famiglie che considerano la scuola come un sistema di apprendimento di sole nozioni, svuotandola così del compito educativo.

Nell'elenco vengono descritti gli errori commessi dai genitori che contribuiscono ai fallimenti dei figli sia in ambito scolastico che per quanto concerne il futuro lavorativo.

Genitori maleducati verso i professori

Secondo uno dei punti segnalati, un grande problema è l'atteggiamento iper-protettivo dei genitori i quali, alla prima "caduta" dei figli, intervengono immediatamente, recandosinelle strutture scolastiche per rimproverare i docenti, a volte anche minacciandoli e accusandoli di aver espresso un giudizio "sbagliato" nel valutare troppo negativamente le prove dello studente. Inoltre gli insegnanti vengono spesso accusati di infliggere castighi troppo severi come conseguenza di atteggiamenti irrispettosi da parte dei ragazzi.

Le pratiche segnalate dal preside del liceo bolognese non sono dei casi isolati, ma sembrano una vera e propria tendenza a livello europeo, generando un certo allarme in quasi tutti i Paesi dell'UE che, pur cercando di contrastare il fenomeno con leggi che tutelino i docenti, non riescono a risolvere tale problematica.

Questo atteggiamento fa sì che i genitori diventino i "paladini" dei loro figli, senza valutare in modo razionale e coerente i fatti, ma partendo dal presupposto dell’infallibilità dei propri "piccoli geni".

L’opinione degli esperti

Questi comportamenti cosìestremisti e profondamente protettivi da parte dei genitori, rischiano di formare delle persone deboli, fragili, senza carattere e incapaci di affrontare la vita con i problemi che essa comporta.

Tra qualche anno rischiano di scatenarsi una serie di conseguenze nefaste, dovute all’incapacità, da parte di questi nuovi uomini e donne, di accettare dei "No" come risposta.

Un rischio molto fondato è legato ad un eventuale aumento dei suicidida parte di questi individui, incapaci di vivere in un mondo che non è benevolo con loro, come invece lo sono stati i genitori quando erano ragazzi.

I genitori spesso pensano che i propri figli non cresceranno mai e saranno sempre sotto la loro ala protettiva, ma in questo modo nondanno la possibilità ai giovani di aprire le loro ali e di cominciare a volare da soli.

Secondo molti psicologi, il minare l’autorità degli insegnanti che, ricordiamo, rappresentano per un giovane la prima figura a cui dare rispetto come rappresentante delle istituzioni e della vita sociale al di fuori dal ambito famigliare, comporta una conseguente incapacitàdi riconoscere e rispettare anche le altre figure della società civile, oltre al rifiuto per le regole e le leggi che non concordano con le loro esigenze.

Sempre secondo recenti studi effettuati dai sociologi,tutto ciò rischia di portare ad un incremento della criminalità, oltre che ad un calo nella preparazione culturale dei giovani e ad una alienazione completa dal mondo politico e religioso.