L'Italia è prima in Europa per il numero dibaby-fumatori. Questo triste e deludente primato è risultato dopo uno studio effettuato dal Progetto europeo di indagini sull’uso di alcol, droga e sostanze psicoattive nelle scuole (Espad).Purtroppo agli adolescenti italiani le classiche bionde piacciono, siamo in testa rispetto agli altri 27 paesi d'Europa, e troppi adolescenti non solo provano la prima sigaretta in tenera età, ma hanno il vizio del fumo.

Il 37% dei ragazzi italiani fuma abitualmente

Secondo lo studio, il 37% degli adolescenti italiani è un fumatore abituale, perciò è vittima del vero e propriovizio del fumo; il nostro è un dato altissimo se si considera che secondo lamedia europea il 54% degli adolescenti degli altri Stati non hamai acceso una sigaretta.

Non importa la marca delle bionde, per gli adolescenti l'importante è avere un pacchetto di sigarette sempre a portata di mano, per sentirsi grandi. I giovanissimi fumatori sono numerosisia nelle scuole superiori che nelle scuole medie inferiori.

La dipendenza è quasi certa per i più giovani

La prima sigaretta potrebbe causare danni, ma il danno maggiore è la dipendenza che potrebbe scattare una volta che il giovane "prova" per la prima volta a fumare. Lo studio del progetto europeo sottolinea che più la prima sigaretta arriva in giovane età e più il rischio di rimanere dipendenti dalle bionde aumenta.

La tendenza ad iniziare a fumare prima dei 13 anni si è ridotta molto in quasi tutti i paesi d'Europa, facendo eccezione per quattro stati: Francia, Romania, Cipro ed Italia.

Il nostro paese sulla questione del fumo, dunque, oltre ad avere un triste primato, non segue purtroppo la tendenza positiva degli altri paesi.

Oltre al consumo di tabacco è in crescita tra gli adolescenti l'utilizzo di cannabis: a confermare la triste tendenza il suddettostudio europeo. Non sono servite a molto, quindi, le foto spesso raccapriccianti che troviamo stampate sui pacchetti delle sigarette. Il vizio del fumo e la voglia di sentirsi grandi è più forte dell'interesse per la propria salute.