L’Olio di palma è un grassovegetale non idrogenato che si ricava dall’omonimo arbusto, Elaeis guineensis, una pianta coltivata in Africa, Malesia ed Indonesia. A seconda dell'origine e della lavorazione si possono distinguere tre tipi di oli:

  • olio di palma grezzo, si estrae dai frutti della pianta, ha una consistenza semi solida a causa dell'elevata concentrazione di acidi grassi saturi, ma contiene anche antiossidanti e vitamina E
  • olio di palmisto, si estrae dai semi della pianta e anch'esso si trova allo stato semi solido
  • olio di palma raffinato, ridotto in forma liquida in seguito a un processo di raffinazione, che determina la perdita di tutta la parte benefica della pianta

Proprio quelloraffinato è utilizzato dalle industrie alimentari, che lo scelgono perché è meno delicato rispetto ad altri oli, che si deteriorano più facilmente, e perché è molto più economico.

La linea difensiva di Nutella

A seguito della polemica che ha visto protagonista l'olio di palma, molte aziendehanno scelto di eliminarlo completamente dai loro prodotti, sostituendolo con un equivalente più sano. Sta proprio qui, secondo Ferrero, l'equivoco: credere che sia solo questo particolare tipo di grasso vegetalea fare male. In realtà, infatti, non esistono prove scientifiche che dimostrano la sua pericolosità.

L'olio di palma è un grasso saturo, e come tale va consumato con moderazione, così come facciamo per il burro. Il problema è l'eccesso, non il tipo di grasso saturo ingerito. La proliferazione di prodotti che riportano la dicitura "senza olio di palma" sulla confezione ha avuto l'effetto di demonizzare i prodotti che invece non hanno deciso di sostituirlo, creando la falsa impressione che "senza olio di palma" sia diretto sinonimo di un prodotto più salutare.

Nulla di più sbagliato.

L'ad di ferrero Commerciale Italia, Alessandro d'Este, ha affermato che il gruppo Ferrero ha sempre preteso la qualità dei prodotti e il rispetto dei consumatori. Per questo motivo l'azienda vuole far luce su una vicenda che sembrerebbeuna trovata commerciale, che ha come unico fine quello di mostrare i prodotti appartenenti al "senza" come più salutari e naturali rispetto agli altri.