La sede italiana sarà a Roma ed in Svizzera il quartier generale europeo. Parliamo della biotech statunitense Tesaro, nata pochi anni fa ma, grazie ad una strategia di drug licensing, ovvero di molecole prese in licenza da altre company, ha diversi farmaci in varie fasi della sperimentazione clinica, fino alla registrazione. In una fase di espansione internazionale, l’azienda è ora approdata in Europa, pronta a lanciare nuovi farmaci sul mercato. Il target di riferimento è principalmente oncologico.

Nel 2017 pronti al lancio di due nuovi farmaci sul mercato

Il primo si chiama Rolapitant, un inibitore dei recettori della neurochinina 1 (NK-1). Si tratta di recettori presenti nel cervello che, legando una neurochinina (Sostanza P), attivano il meccanismo della nausea e del vomito nei pazienti oncologici, in terapia con chemioterapici. Questo farmaco impedisce alla Sostanza P di legarsi ai recettori NK-1 prevenendo così nausea e vomito, una condizione che si verifica fino al 90% dei pazienti in terapia con alcuni chemioterapici, causando una condizione di debilitazione fisica in soggetti già messi a dura prova a causa del tumore. Il farmaco è stato acquisito nel 2010 dalla Opko Health, per un valore complessivo di 121 milioni di dollari.

Il secondo farmaco è il Niparib, un inibitore di PARP (Poli ADP-ribosio polimerasi) inizialmente sviluppato dalla Merck & Co., che sta ultimando gli studi clinici di fase III. L’indicazione è il cancro ovarico e alla mammella con delle specifiche mutazioni, quindi refrattario ad altre terapie. Nella sperimentazione clinica, questo farmaco ha dimostrato di essere in grado di migliorare significativamente la sopravvivenza dei pazienti senza progressione della malattia (21 mesi verso 5,5 mesi nel gruppo placebo).

I risultati sono stati presentati quest’anno al Congresso ESMO di Copenhaghen e pubblicati sulla rivista di medicina New England Journal.

Niparib viene inoltre studiato in combinazione con altri farmaci (bevacizumab, pembrolizumab, ecc.). La novità principale rappresentata da questo farmaco è che risulta efficace sia nei tumori con specifiche mutazioni (BRCA 1) che nelle forme tumorali senza mutazioni.

Questo vuol dire che, se approvato, questo farmaco potrà trovare utile applicazione in un numero esteso di casi.

Una pipeline piuttosto estesa

Termine originariamente usato in campo informatico ed elettronico, ad indicare un manufatto composto da molti elementi (flusso di dati o di segnali), nell’industria farmaceutica con “pipeline” si indica l’elenco dei farmaci che un’azienda ha in sperimentazione clinica e in fase preclinica, e che potrebbero arrivare sul mercato. Oltre questi due farmaci, Tesaro ha nella sua pipeline numerosi altri farmaci, sempre in ambito oncologico.

Dalla sua fondazione, in sei anni ha infatti acquisito i diritti per lo sviluppo e la commercializzazione di una serie di molecole ed ha completato 15 studi clinici.

Tra i farmaci in sperimentazione ci sono anticorpi monoclonali attivi in ambito immuno-oncologico, ad azione su PD-1, TIM-3 e LAG-3. E’ quanto ha sostenuto con orgoglio Roberto Florenzano, vice presidente e general manager di Tesoro Italia.

Questo giorni Tesaro fa la sua prima “uscita” ufficiale nel nostro Paese, l’occasione è data dal Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), evento in programma a Roma dal 28 al 30 ottobre.