L'intervento è stato definito rivoluzionario, perché per la prima volta si è in grado di sciogliere il cancro in 10 minuti senza ricorrere alla chemioterapia. Un'equipe di medici, il 15 novembre, nell'ospedale di Chioggia, è intervenuta su un paziente affetto da tumore e dopo averlo sedato, con la "termoablazione mediante microonde" è riuscita a distruggere la massa tumorale. La nuova tecnologia si sta sviluppando anche in Italia, evita l'asportazione chirurgica della parte malata e il successivo trattamento chemioterapico.
Di cosa si tratta
Sul fronte tumori sono stati fatti passi da gigante.
In questo periodo i media stanno pubblicizzando molto da dieta anticancro di Umberto Veronesi. E' vero che l'alimentazione è alla base di una buona prevenzione e che a tavola si riesce a contrastare il sorgere di molte malattie, ma a volte mangiare sano può non bastare soprattutto se in famiglia sono presenti altri casi di tumore. Per questo la scienza non si ferma e ogni giorno ricercatori di tutto il mondo operano per scoprire tecnologie moderne e meno invasive. La chemioterapia è sempre stata al centro di molte discussioni. C'è chi la sostiene e chi invece conoscendo gli effetti devastanti sull'organismo preferisce ricorrere ad altre cure mettendo a rischio anche la propria vita. L'intervento che è stato fatto a Chioggia però è rivoluzionario nel suo genere, non è invasivo e i risultati sono sorprendenti.
In 10 minuti il cancro viene sciolto grazie ad un ago incandescente.
Quali malattie curare
A pochi giorni dalla morte del professor Umberto Veronesi, già c'è chi mette in discussione la sua dieta anticancro proponendo la "Vera dieta anticancro". Chi è malato di tumore vuole però cose concrete e una dieta può non bastare a sollevare lo stato d'animo.
Chi invece ha riacceso una luce di speranza nei malati di cancro sono i medici dell'ospedale di Chioggia che hanno sottoposto un paziente a un rivoluzionario intervento. La tecnica è in grado di sciogliere il tumore presente nel fegato, nei reni, nella tiroide, nei polmoni e nelle ossa anche in presenza di metastasi.
Come si procede
Per procedere con l'operazione sono necessari un generatore di microonde e un terminale chiamato antenna. In realtà si tratta di un ago incandescente che attraverso una guida ecografica viene inserito nella lesione. Regolando adeguatamente la temperatura, il tessuto si scioglie con la massima precisione. Viene colpita solo la zona danneggiata dal tumore praticando un'incisione di 2-3 millimetri. Questo metodo può essere praticato su pazienti fragili e inoperabili. Non è adatto per la cura di tutti i tumori, ogni caso va studiato singolarmente, ma le possibilità di guarigione, senza ricorrere alla chemioterapia sono alte.