In questi ultimi decenni la nostra alimentazione è cambiata moltissimo adeguandosi ai tempi. Oggigiorno si consumano pasti sempre più veloci, facili da digerire, per venire incontro al ritmo frenetico della nostra vita quotidiana. In questo senso, stando a uno studio realizzato dalla London School of Economics non possiamo più alimentarci con i pranzi ricchi di calorie di un tempo. Detto in altri termini: il pranzo della nonna al giorno d'oggi è da bandire a causa di un eccesso di calorie. Gli studiosi hanno passato in rassegna 26 paesi, tra cui l'Italia.
L'indagine verte dal 1989 fino al 2005.
Pranzo della nonna: la sopravvivenza di un'altra epoca
Gli studiosi hanno analizzato le pietanze tipiche preparate dalla nonne occidentali ed hanno concluso che, da un punto di vista strettamente alimentare, le calorie e i grassi contenuti in questi piatti sono del tutto incompatibili con uno stile di vita moderno. Col passare degli anni quindi una dieta che prediliga alimenti iper-conditi, ricchi di grassi, potrebbe favorire e aumentare il rischio di patologie cardiache, squilibri metabolici, diabete e altro ancora.
Gli studiosi ponderano un altro fattore fondamentale: con il processso di industrializzazione la vita dell'uomo moderno è totalmente cambiata.
Prima le persone erano costrette a lavorare nei campi per estrarre i frutti dalla terra col suo lavoro fisico, oggi invece la maggior parte dei lavori e delle attività si svolgono da seduti e dunque richiedono un dispendio calorico molto minore. I pasti troppo grassi, uniti quindi a un livello di vita sedentario, inevitabilmente potrebbero portare a problemi di salute.
In tal senso così si è espresso il dottore Joa Coast-Font, uno degli autori della ricerca: "Generalmente la vita nel nostro secolo prevede un lavoro sedentario e 3 o 4 pasti al giorno, questo comporta un eccesso nell'assunzione di calorie. Stiamo ancora mangiando come mangiavano i nostri genitori, o anche di più, ma non ci muoviamo come facevano loro. Un tempo le persone dovevano spostarsi per vedersi faccia a faccia, oggi saltiamo in macchina, prendiamo i bus o la metropolitana pur di non camminare".