La depressione, quel male oscuro che rende la vita un 'inferno', ha assunto le sembianze di una vera epidemia. Basti pensare che nel mondo ne soffrono 350 milioni di persone; più di 30 milioni solo in Europa. I depressi italiani, invece, sono più di 4 milioni. Il problema è che solo un terzo dei depressi si cura. Il 'male di vivere' colpisce tutti, indistintamente, anche i bimbi. Le 'vittime' predilette della depressione, però, sono le donne.

La depressione è una 'crisi globale'

Il presidente di Sip (Società italiana di Psichiatria) Claudio Mencacci, riferendosi alla depressione, ha parlato di 'crisi globale' durante il 37esimo Congresso nazionale di Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie).

Nel mondo sono depresse 350 milioni di persone. Secondo Mencacci la malattia si atteggia oggi a epidemia. L'esperto ha ricordato che, solo in Lombardia, ogni anno si registrano molti nuovi casi di depressione. I depressi, solamente nella città metropolitana di Milano, sono circa 250.000. La patologia sembra colpire maggiormente le persone che vivono nelle metropoli non solo per le sollecitazioni visive e sonore ma anche per gli stili di vita, certamente meno salutari rispetto a quelli seguiti da chi vive nelle aree rurali.

I depressi spesso tendono a isolarsi

Perché solo un depresso su 3 si cura? Mencacci ha spiegato che spesso i malati si vergognano, non vogliono aprirsi agli altri e si isolano.

Il compito dei medici e delle varie associazioni che lottano contro la depressione è far capire che il 'male di vivere' è curabile.

Bisogna fare il possibile per aiutare i depressi perché la depressione ha enormi costi sociali ed economici. Il direttore di Altems (Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari) Americo Cicchetti ha affermato che i depressi che non si curano tendono ad assentarsi più spesso dal Lavoro. La patologia, siccome colpisce soprattutto i giovani, rappresenta una grave insidia per il mondo del lavoro. Non bisogna dimenticare, inoltre, che i depressi sono meno produttivi.