Si chiama Pebble, tradotto significherebbe “sassolino”, e viene presentata dalla BAT (British American Tobacco), come una sigaretta non sigaretta che, rispetto all’ultima versione della sigaretta elettronica, avrebbe meno effetti nocivi sulla Salute di chi la utilizzerà e sull’ambiente. Azzardata manovra commerciale o reale alternativa per i fumatori pentiti delle bionde?

A testarne l’efficacia ci ha pensato una chimica italiana, Marina Trani, che ha già lavorato per la Procter and Gamble e che ora si occupa di verificare i prodotti che escono dal centro di ricerca della British American Tobacco.

Cos’è Pebble

Pebble deriva il suo nome dalla sua forma, del tutto simile ad un sassolino colorato, e obiettivo dei suoi inventori è quello di scalzare dal mercato tutti i succedanei della tradizionale sigaretta fino ad ora proposti, come le E-pen o le sigarette elettroniche. Pebble non si fuma, si aspira. Il curioso oggetto che sta nel palmo di una mano, è a tutti gli effetti un vaporizzatore o, per meglio rendere l’idea, un aerosol.

La nicotina è presente in quantità ridotte ma solo su alcuni modelli, in tutti gli altri è totalmente assente. Aromi a base di frutta e menta fanno della nuova sigaretta un dispensatore di gusti piacevoli ma la vera novità, stando ai suoi inventori, è che non produce combustione.

L’obiettivo di Pebble è rivoluzionario

Si tratta di sconvolgere completamente il mondo dei fumatori, afferma il direttore di BAT David O’Reilly, spingendoli a inalare sostanze cancellando il gesto rituale, duro a morire, dell’accensione della sigaretta. Duro a morire come testimoniano i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che evidenziano che a dispetto di tutta la propaganda dissuasiva fatta, i fumatori non solo sono 1,5 miliardi su tutto il pianeta, ma tenderanno a crescere fino a 2,2 miliardi di soggetti.

E che Pebble possa diventare una nuova tendenza, lo dicono i dati relativi alla Gran Bretagna, dove coloro che usufruiscono di vaporizzatori in sostituzione della sigaretta sono già 2,5 milioni, dato che viene letto come composto non solo da ex fumatori di sigarette ma anche da curiosi che non ne hanno mai accesa una.