È definita chimera il primo embrione uomo-maiale realizzato in laboratorio e trapiantato in una scrofa per la gestazione: il risultato è stata la formazione di organi umani. L'esperimento è stato condotto per quattro anni, ed ha coinvolto 1500 embrioni di maiale, al Salk Institute for Biological Studies (California) e pubblicato sulla rivista Cell.
Sono diversi anni che ricercatori in tutto il mondo stanno cercando il modo di realizzare organi e tessuti in laboratorio con lo scopo di essere trapiantati negli esseri umani. È una questione molto dibattuta perché apre a diverse questioni di tipo etico, soprattutto su quanto la ricerca possa spingersi oltre.
La ricerca, perché una chimera
La chimera è una figura mitologica, un ibrido appunto, un mostro il cui corpo è costituito dall'unione di differenti animali.
È per questo che l'embrione ibrido uomo-animale è definito anche chimera, mette insieme le cellule staminali pluripotenti dell'uomo in embrioni suini con lo scopo di far sviluppare organi da poter trapiantare.
A capo del team di ricerca il prof. Juan Carlos Izpisua Belmonte, che ha rassicurato che la chimera (l'embrione ibrido) è stato distrutto dopo 28 giorni di gestazione all'interno dell'utero di una scrofa. Dal team è anche arrivata la rassicurazione che nessuna cellula cerebrale è stata utilizzata nell'esperimento.
Lo scopo di questa, come di altre ricerche simili, è quello di dare speranza alle persone in attesa di un trapianto.
Realizzare organi in laboratorio potrebbe mettere fine alle liste d'attesa. Il motivo per cui vengono utilizzati i maiali è che questi hanno organi le cui dimensioni sono simili a quelle degli omologhi organi umani e i tempi di gestazione delle scrofe, quindi per l'eventuale sviluppo degli ibridi, è di 112 giorni per cui gli organi si svilupperebbero molto rapidamente.
La durata dell'esperimento è stato di quattro anni, più tempo del previsto. Le maggiori difficoltà sono arrivate proprio dalla sincronizzazione dei tempi di gestazione diversi tra uomo e suino. Anche un'altra chimera è stata realizzata dai ricercatori, quella topo-ratto. Il team è stato in grado di far crescere diversi organi di ratto in un topo i cui embrioni non contenevano i geni necessari al loro sviluppo.
I risvolti etici
Le ricerche sugli ibridi non godono dei finanziamenti federali negli USA, questo perché il timore, ed è il motivo principale, è che gli scienziati possano spingersi a sviluppare e creare ibridi con intelligenza o qualità umane. I comitati etici dovranno riunirsi e stabilire delle regole perché l'era delle chimere è ormai alle porte.