La meningite rappresenta sicuramente un virus che fa paura, ed è normale avere un po' di preoccupazione, specialmente quando ci si ritrova in luoghi molto affollati, oppure in spazi chiusi. Tuttavia è importante non farsi prendere dal panico perché, da quanto emerso di recente, l'allarmismo non solo è ingiustificato, ma rischia di creare anche diversi disagi se si affollano le Asl in cerca del vaccino.

Le dosi di medicinale sono a disposizione; il farmaco non manca per seguire la profilassi generale ma, in ogni caso, è bene tenere conto delle indicazioni che giungono dal Ministero della Sanità.

Nel 2016, più precisamente verso la fine dell'anno, si sono registrati più casi rispetto all'anno precedente, ma non vi è alcuna ragione per preoccuparsi. Secondo gli esperti del settore, infatti, ci sono due motivi che devono allontanare qualsiasi forma di paura: la prima è che la percentuale di casi è al di sotto della soglia di emergenza; la seconda è che i virus delle persone infettate da meningite non erano tutti del tipo meningococco C, ma di differente natura.

Diversi tipi di meningite

La meningite che al momento fa più paura è, senza dubbio, quella relativa al meningococco C, che ha scatenato una vera e propria corsa al vaccino che, specialmente nel Lazio, ha messo in difficoltà il sistema sanitario per diversi giorni.

In realtà, se si analizzano tutti i casi avvenuti negli ultimi tre mesi del 2016, ce ne sono alcuni riguardanti il meningococco C, ma anche altri soggetti che hanno contratto la meningite di tipo B e altre forme ancor meno pericolose.

Di conseguenza, dal Ministero della Salute fanno sapere che non c'è un'epidemia generalizzata di meningite C, e questa è certamente una notizia confortante.

Nonostante ciò, si continua a sottolineare l'importanza della vaccinazione che, non solo immunizza chi vi si sottopone, ma aiuta anche ad aumentare la percentuale di copertura vaccinale, utile per salvaguardare anche quelle persone che, per motivi di salute, non possono sottoporsi a questa procedura.

Profilassi della meningite

Coloro che si sono trovati nello stesso ambiente di persone che hanno contratto la malattia, devono necessariamente sottoporsi alla profilassi, consultando e informando il medico. Siccome la procedura prevede che vadano ricercate e contattate tutte le persone che sono state in contatto con chi ha subito il contagio da meningite, per snellire i tempi si consiglia a tutti coloro che si trovano in questa situazione, di recarsi spontaneamente presso le strutture sanitarie di competenza. Questo è l'unico modo per cercare di arginare la diffusione della malattia e, di conseguenza, per evitare che si diffonda realmente un'epidemia che, attualmente, in base ai dati in possesso degli esperti, non c'è.