La meningite fa paura, e lo si vede da come in Italia la gente ha reagito all'aumentare dei casi. Nonostante le rassicurazioni di massime autorità in campo medico come il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità, sul fatto che non vi siano ragioni valide per un tale allarmismo, la gente ha preso d'assalto gli ospedali per avere il vaccino. Roma è la città dove si è verificato il caso più emblematico, in poche ore si sono presentate nei centri ospedalieri migliaia di persone. E' vero che i casi di meningite registrati nel 2016 sono molti di più rispetto all'anno precedente, ma in proporzione al numero di abitanti, siamo di fronte ad una patologia che risulta ancora sotto controllo.

Infatti la Toscana, che è la Regione con il livello di allerta più elevato, ha affrontato la situazione con una prevenzione a tappeto. In altre località d'Italia, fa sapere il Ministero della Salute, non c'è al momento tale necessità.

Vaccino meningite: richiesta salita del 150 percento

La meningite ha davvero creato una psicosi in Italia, e in molte Regioni si registrano scene che sembrano tratte da qualche film. Code lunghe e infinite presso le Asl delle varie città, con proteste, litigi e situazioni che sfuggono di mano agli addetti ai lavori. Una situazione che a Roma è ancora peggiore, tanto che Roberto Ieraci, responsabile del primo servizio di vaccinazione della Regione Lazio, ha definito la situazione "spaventosa".

Egli ha riferito che nell'ambulatorio ove presta servizio, non mancano le scorte e riescono a vaccinare circa 200 persone al giorno, ma ha avuto notizie di diversi colleghi di altre province che sono in drammatica difficoltà.

La meningite c'è, ma non si deve creare allarmismo

Le massime autorità del mondo della salute, sono intervenute sul problema meningite, cercando di far comprendere alle persone che è sicuramente importante la vaccinazione, ma non vi è alcuna ragione di farsi prendere dal panico in questo modo.

Al momento in Italia vi è un'unica regione che vive una situazione davvero difficile, ed è la Toscana, ove si è registrato il maggior numero di casi su campo nazionale. Per correre ai ripari hanno fatto una prevenzione consistente, e gestita nella massima serenità. La meningite è presente, e questo non lo si può negare, ma non vi è una pandemia così elevata da creare allarmismi ingiustificati.