Riflettiamoci bene: è innegabile che la convivenza con qualcuno possa incidere sulla nostra vita, sia positivamente che negativamente. L'uomo è un animale sociale e come tale non può fare altro che interfacciarsi ogni giorno con i propri simili. Ciò produce effetti sulla nostra psiche, sui nostri comportamenti e le nostre abitudini. Basti pensare a tutti i condizionamenti che giudizi o pregiudizi, il quieto vivere e la diplomazia adottati, la voglia di essere come il "branco" ci impongono fin da ragazzini. Ma più da vicino, condividere i propri spazi vitali con qualcuno sembrerebbe persino essere in grado di incidere sulla nostra Salute, più di quanto si possa immaginare.
Una questione di "genetica"
Una recentissima ricerca dell'European Bionformatics Institute (EMBL - EBI) a Hixtong, Regno Unito, pubblicata sul PLOS Genetics con il titolo di "Genetic variation in the social environment contributes to healt and disease", è stata svolta utilizzando topolini da laboratorio ed ha permesso di mettere in evidenza come il corredo genetico di un individuo sia in grado di impattare sul fenotipo di un altro (effetto genetico sociale). Per la prima volta il dott.ssa Baud e colleghi hanno individuato il contributo degli effetti genetici sociali su 100 diversi fenotipi comportamentali e fisici e misurato l'espressione genica a livello del genoma dei soggetti di tale contributo.
E' stato provato che la variazione genetica tra compagni di gabbia (cioè l'effetto genetico sociale) spiega fino al 29% dei cambiamenti riguardanti l'ansietà, la guarigione delle ferite, la funzione immunitaria e le variazioni del peso corporeo.
L'importanza di tale ricerca nel valutare l'impatto sociale sulla nostra salute
La ricerca è stata guidata da Oliver Stegle dell'Istituto Europeo di Bioinformatica (European Bioinformatics Institute) che fa parte del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare, che ha laboratori in 5 Paesi Europei, sostenuto da 22 Stati Membri.
Il gruppo di Stegle mira a spiegare come il patrimonio genetico di ciascuno di noi e l'ambiente incidano sui tratti fenotipici, cioè sul'espressione del patrimonio genetico stesso. E' solo un piccolo passo avanti, ma proseguendo con questi studi secondo Baud: "Potremo informare pazienti e medici sui contributi sociali alle malattie e fornire indizi su come attenuare l'influenza sociale, o addirittura aumentarla, quando si hanno effetti benefici".
La salute ed il peso corporeo potrebbero dipendere dal partner o dai coinquilini
I risultati infatti evidenziano, secondo i ricercatori, il fatto che alcune caratteristiche importanti alla base della salute e della malattia trascendono l'individuo, e potrebbero dipendere proprio dal partner e dalla sua influenza genica indiretta. Baud fa l'esempio delle persone che per loro predisposizione genetica sono mattiniere, conviventi con un nottambulo (Owl, gufo): "la persona mattiniera potrebbe sviluppare una malattia, esasperata dalla mancanza di sonno, per rimanere alzata fino a tardi con il partner. Sostanzialmente la genetica del "gufo" - una naturale inclinazione ad andare a letto tardi - altera il comportamento del partner e ne indebolisce la salute".
Stessa cosa vale per esempio per chi ha un metabolismo "lento" e convive con un partner geneticamente predisposto ad avere un metabolismo elevato: per ovvie ragioni di convivenza, tenderà ad adottare lo stesso regime alimentare ed ingrasserà, con ripercussioni negative sulla sua salute in generale.