Lo sport è un vero toccasana per la nostra Salute. Costanza e pazienza danno i loro innegabili risultati in termini estetici e di benessere generale. Per molti allenarsi rientra in una routine, in uno stile di vita a cui è difficile rinunciare (la serotonina prodotta dal nostro organismo dopo ogni sessione di allenamento riduce ansia e depressione, oltre a controllare la fame nervosa). E poi ci sono loro, i "corridori della domenica", che non rinunciano alla loro corsetta settimanale, da cui riescono a cogliere (infortuni a parte, mai svolgere attività fisica ad alto impatto improvvisamente) ampi benefici.
Ma sarà così?
Ridotto del 30% il rischio di morte con un solo allenamento a settimana
Le linee guida del Servizio Nazionale britannico raccomandano, onde evitare il rischio di morte prematura connessi alla sedentarietà, di svolgere un'attività fisica moderata per almeno 150 minuti a settimana. Secondo una ricerca condotta dalla Loughborough University delle Midlands orientali, coordinate dal dott. Gary O'Donovan di concerto con l'Harvard University e l'University of Sidney, pubblicata sul JAMA Internal Medicine, è possibile concentrare in sole 1-2 sessioni di allenamento settimanale i minuti di attività fisica raccomandati per ottenere la riduzione del rischio di morte in generale, a causa di malattie cardiovascolari e cancro.
La ricerca è stata condotta confrontando i dati clinici di 63.591 pazienti britannici e scozzesi dal 1992 al 2012 (età media 59 anni). In questo lasso di tempo sono stati registrati 8.802 decessi per varie cause, 2.780 per malattie cardiovascolari e 2.526 a causa del cancro. Confrontando i dati è stato provato che la mortalità dei "corridori della domenica" per qualsiasi causa era ridotta del 30% rispetto ai soggetti inattivi, ridotta del 40% per malattie cardiovascolari e del 18% a causa del cancro.
Questi dati risultavano del tutto sovrapponibili a chi svolge una regolare attività fisica durante l'arco della settimana.
Svolgere attività fisica è comunque fondamentale per mantenersi in salute
I limiti dello studio riguardano alcuni fattori tra cui: il 90% dei soggetti era di razza bianca; il tempo dedicato allo sport è stato riportato dal singolo soggetto senza la possibilità di poter verificare la reale portata.
Tuttavia, conclude O'Donovan è possibile affermare che: " Il corridore della domenica (in inglese più eroicamente definito "weekend warrior", guerriero del fine settimana ndr.) e gli altri modelli caratterizzati da 1 o 2 sessioni di vigorosa o moderata attività fisica, possono essere sufficienti per ridurre il rischio di mortalità generale, per malattie cardiovascolari e per cancro".