L’analisi di una serie di dati pubblicati su Medline, Embase, Scopus e siti web dove sono pubblicati i risultati di sperimentazioni cliniche (Cochrane, atti congressuali e review), con una copertura molto ampia comprendendo 15 studi clinici randomizzati, per un totale di oltre 12.200 pazienti (età > 18 anni), ha portato ad una conclusione univoca: il metodo più sicuro per fare una prevenzione secondaria del cancro al colon-retto è l’assunzione di aspirina (Asa) a basse dosi (160 mg/giorno). Funziona meglio di altre classi di farmaci antiinfiammatori non-steroidei (Fans non-Asa), del calcio, della vitamina D e dell’acido folico, presi singolarmente o in combinazioni tra loro.

Una prevenzione molto semplice e sicura

Il carcinoma del colon-retto è la forma tumorale maligna più frequente del tratto gastro-intestinale. Si origina nel colon, nel retto e nell’appendice. Solo negli Stati Uniti, ogni anno ha un costo sociale di 14 miliardi di dollari, con stime, su scala mondiale, che parlano di oltre 600mila decessi l’anno. Per questo ogni tentativo per prevenirlo è fortemente auspicato.

Ora arrivano i risultati di un importante studio, condotto dai ricercatori della University of California (San Diego, La Jolla), e guidati da Siddharth Singh. Lo studio ha valutato gli effetti di una serie di sostanze, spesso chiamati in causa come possibili agenti chemiopreventivi verso questa forma tumorale.

Parliamo di calcio, vitamina D, acido folico, e farmaci antinfiammatori non-steroidei (Fans), oltre all’aspirina (Asa), a basse dosi (≤ 160 mg/giorno) o a dosi più elevate (≥ 300 mg/giorno). Ben 10 combinazioni differenti incluso un gruppo placebo, su 12.234 pazienti a cui era stato diagnosticato e asportato un tumore (dopo colonscopia).

I risultati, valutati dopo 3 e 5 anni, hanno mostrato come la migliore prevenzione (-65% verso placebo) si osserva nel gruppo che aveva preso i Fans non-Asa, seguito dal gruppo che aveva preso Asa a basso dosaggio (-29%). Ma, andando a valutare gli effetti collaterali, solo l’aspirina a basso dosaggio è risultata sicura, facendola quindi preferire al gruppo dei Fans non-Asa.

Nessun vantaggio si osservava se all’aspirina veniva associata la vitamina D (- 29%) mentre andava peggio se la stessa veniva somministrata a dosaggio elevato (-19%).

Non è una novità l’uso dell’aspirina per prevenire i tumori. Si è parlato dell’uso dell’aspirina anche per altre forme tumorali come la prostata. Questo farmaco, che quest’anno festeggia 110 anni, rimane ancora una molecola dalle mille risorse.

Il cancro al colon-retto

E’ la terza forma di tumore in termini di incidenza, e altrettanto in termini di mortalità. In Italia, il carcinoma al colon-retto è, in assoluto, quello con maggiore insorgenza, con quasi 52mila diagnosi nel 2015. Tra gli uomini, è al terzo posto (14% dei tumori) dopo cancro alla prostata e al polmone, mentre nelle donne è al secondo posto (13%), dopo il tumore alla mammella.

Dati che possono variare da regione a regione, per fascia di età e tra uomini e donne. La colonscopia rappresenta oggi l’approccio più efficace per una diagnosi e per un intervento precoce di questo tumore. Tuttavia, asportato la prima volta, il rischio di recidive è elevato, per questo trovare qualche farmaco efficace, ma anche bel tollerato, per una forma di chemioprevenzione secondaria, è quantomeno fortemente auspicato.

Negli ultimi anni, infatti, grazie alla colonscopia e quindi alla diagnosi precoce, ma anche alle nuove terapie e alla prevenzione, la mortalità da tumore al colon-retto è in diminuzione. Negli anni ’90, dopo 5 anni dalla diagnosi, la sopravvivenza era del 50%. Oggi la sopravvivenza a cinque anni va oltre il 74%, con punte che superano il 90%.