Attualmente la cura contro i tumori consiste essenzialmente nella radio e nella chemioterapia. Si tratta di terapie in ogni caso non esenti da effetti collaterali, che finiscono col debilitare fortemente lo stato di salute dei pazienti.

Stando a un team di ricercatori italiani guidati da Mario Durante, per i pazienti che soffrono maggiormente degli effetti collaterali derivanti dalle terapie anti-cancro, potrebbe rivelarsi utile l'ibernazione.

Si tratta di una condizione che viene già sperimentata in inverno dagli animali che vanno in letargo: in pratica durante la stagione fredda alcuni mammiferi e rettili riducono al minimo le loro funzioni vitali per sopperire al gelo e alla carenza di cibo.

Il letargo consiste in uno stato di sonno protratto nel tempo, nel corso del quale l'animale entra in uno stato di quiescenza. Qualcosa di analogo accade con l'ibernazione.

Ibernazione per combattere il cancro

Il team italiano ha presentato questa tecnica al meeting dell'American Association for the Advancement of Science di Boston. Con questa metodica accade qualcosa di simile al letargo sperimentato dagli animali: tutte le funzioni vitali vengono ridotte al minimo, i battiti del cuore e la respirazione rallentano, lo stesso accade con il metabolismo.

In particolare la nuova metodica, come detto, è stata utilizzata da Marco Durante a capo di un team di studiosi italiani. Il ricercatore ha spiegato che circa il 50% dei pazienti presenta una patologia oncologica ad uno stadio avanzato. In caso di metastasi diffuse quindi non è possibile procedere con la radioterapia o con interventi chirurgici perché si metterebbe a rischio la vita del malato.

In tale casistica, secondo il ricercatore, l'ibernazione potrebbe giocare un ruolo molto importante in quanto ponendo il paziente in una condizione di letargo sintetico sarebbe possibile bloccare la crescita tumorale. In tal modo si potrebbe aumentare la potenza della radioterapia e quindi trattare tutte le metastasi senza mettere a rischio la vita del paziente.

Al momento i test sono stati condotti soltanto sugli animali. Bisognerà attendere circa una decina d'anni prima che l'ibernazione possa essere sperimentata sugli esseri umani.