L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l'allarme per quello che è ormai diventato il male di questo ventunesimo secolo: la Depressione che colpisce sempre più persone in quasi tutti i Paesi del mondo e che spinge tanti giovani e meno giovani al suicidio.

La depressione è un male subdolo che all'inizio non si riesce a capire e che si comporta come un tarlo che lentamente ed inesorabilmente erode tutte le certezze che ognuno di noi ha nella propria vita, cancella i bei ricordi e induce a pensare che tutto sia nero, cupo e triste.

Sempre connessi ma soli

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel nostro mondo moderno in cui tutti siamo sempre connessi grazie ai nuovi dispositivi tecnologici è molto facile sentirsi soli perché tutto, anche le amicizie e le relazioni sentimentali, sono diventate virtuali e alla fine siamo sempre più soli davanti ad uno schermo.

Paradossalmente, anche se ogni giorno entriamo in contatto con migliaia di persone, tutto è virtuale e alla fine è facile sentirsi soli perché tutte le relazioni sono effimere e nessuno ci è più veramente amico; il contatto umano viene a mancare e quella che rimane è solo una profonda solitudine che porta allo sconforto e quindi alla depressione.

I dati dell'OMS

I dati forniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sono allarmanti e parlano della depressione come di un fenomeno diffuso in tutti i continenti che non fa distinzione di sesso, razza, religione o condizione socio-economica: tutti possiamo cadere nella depressione.

Nel mondo ci sarebbero almeno 300 milioni di persone depresse, circa il 4,4% della popolazione mondiale, e questo già nel 2015.

L’incidenza della depressione è stata rilavata leggermente più alta tra le donne (5,1%) rispetto agli uomini (3,6%), e le persone anziane sono più soggette dei giovani ad essere depressi.

Si è visto che esiste una correlazione diretta tra instabilità geopolitica internazionale e depressione: le persone che sono costrette a fuggire dai loro Paesi a causa della guerra e coloro che vivono in aree di conflitto e tensione internazionale sono tra le più depresse.

Le iniziative e i consigli per stroncare il fenomeno

I vertici dell'OMS mettono in guardia dai rischi della depressione perché nei casi più gravi si può arrivare anche al suicidio: mancanza di appetito, sonno disturbato, chiusura in sé stessi sono tutti sintomi che dovrebbero essere presi attentamente in considerazione.

In occasione della Giornata mondiale della Salute, che sarà il 7 aprile, l'OMS ha attivato l'iniziativa "Parliamo di depressione" (Depression: let's talk) che invita tutti coloro che soffrono di questo male oscuro a parlarne con persone fidate e chiedere aiuto psicologico qualificato senza vergogna.