Secondo uno studio della Loyola University di Chicago, l'attività fisica non è associata al dimagrimento. L'unica possibilità di perdere peso è con una corretta dieta alimentare. In base ai risultati della ricerca, condotta per 3 anni su circa 2000 persone di diversi continenti, l'attività fisica non solo non riduce il peso corporeo, ma può addirittura farlo aumentare.

Questo studio avrà certamente delle ripercussioni nella comunità scientifica perché sfata qualunque tipo di relazione tra attività fisica e dimagrimento. Per capire come i ricercatori siano arrivati a fare una tale affermazione bisogna capire come si è svolto lo studio.

Come si è svolta la ricerca

Sono stati esaminati un totale di 1.944 persone tra uomini e donne. La prima fase dello studio si è svolto sulla raccolta dei dati di base e almeno un esame di follow-up comprese misure di antropometria (indice di massa corporea). L'influenza dell’attività fisica è stata valutata con un accelerometro tenuto per 7 giorni consecutivi con due misurazioni, la prima eseguita il primo anno e la seconda dopo due anni per un periodo totale di tre anni.

Le misurazioni annuali sono state effettuate negli ambulatori delle rispettive comunità dei diversi Paesi coinvolti. I partecipanti (circa il 50% dei quali erano donne) sono stati arruolati in ciascuno dei cinque siti di studio: Ghana, Sud Africa, Seychelles, Giamaica e USA (Chicago).

L’attività monitorata per tutta la giornata, dalle sette del mattino alle undici di sera, ha interessato diverse tipologie di intensità: sedentarietà, moderata, vigorosa. È stato tenuto conto anche del periodo di inattività legato al sonno.

I risultati inaspettati

La conclusione dei test e la valutazione dei diversi parametri ricavati ha determinato che non è evidente una relazione tra l'aumento dell'attività fisica e la perdita di peso.

E per deduzione dai dati sarebbero altri i fattori ad influenzare ed avere un ruolo più importante nella perdita o meno del peso, tra questi vi sarebbero quelli legati all'alimentazione.

Secondo i ricercatori l'aumento di attività fisica della popolazione come strategia di gestione dell'epidemia dell’obesità è discutibile. Non è, invece, in discussione il ruolo fondamentale e benefico del movimento, fatto a qualunque livello e secondo le proprie possibilità fisiche, a livello mentale ed efficace per prevenire malattie cardiache o il diabete.