Uno dei trend più seguiti negli ultimi anni è sicuramente la manicure con applicazione di gel semipermanente o permanente per avere unghie sempre curate e perfette. Non vi è infatti centro estetico che, tra le sue proposte, non faccia rientrare anche questa. La nuova manicure ha ormai soppiantato quella tradizionale, con lima e smalto “a tempo determinato” e a rischio sbavature. Con i nuovi gel le unghie restano perfette per molto tempo, inutile dire che l’effetto estetico è sorprendente e che per alcune donne con il vizio dell’onicofagia questo trattamento ha rappresentato una vera e propria “svolta”.

I pericoli del trattamento in gel

Per raggiungere questo risultato, però, le mani vanno “infornate” in un apparecchio che emette raggi Uva. Proprio questo sta suscitando allarme nei dermatologi, in quanto, secondo alcuni recenti studi, le radiazioni a cui vengono esposte le mani sarebbero assai intense, anche se la durata dell’operazione è piuttosto breve. Le conseguenze possono essere davvero gravi: oltre a causare seri danni al Dna, l’esposizione delle unghie ai raggi Uva può essere la causa di tumori alla pelle. Pare che, per danneggiare il Dna della pelle, bastino soltanto 12 applicazioni. Davvero poco, se si pensa che, in genere, chi si sottopone a questo tipo di trattamento con gel lo fa in maniera continuativa, rinnovandolo all’incirca ogni quindici giorni oppure un mese.

Il rimedio per limitare i danni

Per fortuna i dermatologi riunitisi ad un convegno a Orlando, in Florida, hanno convenuto che per limitare i danni potrebbe essere sufficiente indossare dei guanti che lascino scoperte soltanto le unghie. Possono andare bene anche un paio di guanti scuri da utilizzare all’occorrenza (meglio averne un paio personale, da non condividere con altri).

Anche i solventi utilizzati per la rimozione dello smalto in gel sono piuttosto aggressivi e potrebbero provocare lesioni alle unghie. Bisogna quindi chiedere all’estetista di utilizzare solventi più leggeri. Per questi motivi è più che mai opportuno rivolgersi a personale esperto nel campo, e non a chi si improvvisa. I rischi a quanto pare sono piuttosto gravi per la salute.