Le cellule staminali sono oggetto di studio di ricercatori e scienziati di tutto il mondo, in quanto "materiale" estremamente duttile, fondamento di tutti i tessuti di cui è costituito il nostro organismo. In particolare l'attenzione è rivolta alle cellule staminali pluripotenti embrionali coltivabili in vitro, in grado di suddividersi all'infinito, mantenendo le proprie caratteristiche di pluripotenza, ovvero la capacità di differenziarsi in tutti gli oltre 200 tipi cellulari (tranne la placenta, caratteristica quest'ultima che appartiene solo alle cellule staminali totipotenti) di cui sono costituiti i vari tessuti del nostro organismo, grazie a particolari stimoli forniti esternamente.
La vitamina C e l'amminoacido L-prolina stimolano le cellule staminali con meccanismi opposti
Un recente studio internazionale coordinato dalI'Istituto di Genetica e biofisica " A. Buzzati-Traverso" del Consiglio nazionale delle ricerche, Igb-Cnr di Napoli, che ha coinvolto gli Istituti Cnr di biochimica molecolare (Icb-Cnr) e di applicazioni del calcolo (Iac-Cnr), l'olandese Radboud University Nijmegen e l'americana University of California, ha messo in evidenza il ruolo di due piccoli metaboliti, la vitamina C e l'amminoacido L-Prolina. Questi agirebbero in maniera diametralmente opposta sulle cellule staminali. In particolare l'acido ascorbico (vit C) fa regredire le cellule staminali verso uno stadio più immaturo, la L-Prolina promuove la formazione di una cellula embrionale più matura.
Tali meccanismi si applicano similmente sulle cellule tumorali e si spera che gli studi in tale direzione possano servire per controllare la crescita tumorale grazie all'utilizzo di tali metaboliti e lo studio di nuove terapie basate su di essi. Ma c'è di più.
La vitamina C inibisce la migrazione delle cellule tumorali e dunque la possibilità di formazione di metastasi
La vitamina C ha senz'altro un ruolo fondamentale per il nostro organismo. Conosciamo tutti la sua azione antiossidante: la neutralizzazione dei radicali liberi è tra le più importanti forme di prevenzione contro invecchiamento e degenerazione cellulare, da qui la riconosciuta azione anti-cancro.
E' inoltre indispensabile per tutta una serie di meccanismi fondamentali che vanno dalla sintesi del collagene, la sintesi di ormoni, degli acidi biliari, come stimolante del sistema immunitario, etc. Un'ulteriore interessante azione che è emersa dallo studio condotto dall'Igb-Cnr, è stata illustrata dalla Dott.ssa Gabriella Minchiotti, co-autrice dello studio, in un'intervista del Tg2 Medicina 33: "Quello che il nostro gruppo ha contribuito a svelare è un nuovo ruolo della Vitamina C sulle cellule pluripotenti embrionali. Molti dei meccanismi che servono a queste cellule per muoversi e quindi raggiungere le varie aree dell'organismo nello sviluppo embrionale, in realtà vengono riattivate nell'adulto in condizioni patologiche, per esempio nella tumorigenesi, in particolare nelle metastasi, cioè nelle cellule che imparano a migrare nei tessuti e quindi metastatizzare.
Quello che abbiamo scoperto - continua la Dott.ssa - è che nelle embrionali staminali la vitamina C blocca questo meccanismo di acquisizione della capacità migratoria e quello che adesso stiamo facendo è trasferire alle cellule staminali adulte queste informazioni, questo perché è noto che i meccanismi sono simili e quindi stiamo cercando farmaci che siano in grado di bloccare selettivamente la formazione delle metastasi". I risultati sono molto incoraggianti per quanto riguarda le prospettive future: "Siamo a buon punto, direi molto promettente, siamo in collaborazione con diversi centri nazionali ed internazionali e spero a breve di dare buoni risultati". L'obbiettivo è: "Trovare farmaci che siano capaci esattamente di bloccare la capacità delle cellule di formare metastasi, di migrare ed invadere i tessuti, che agiscano con gli stessi processi della Vitamina C". I risultati dello studio sono stati pubblicati su STEM CELL REPORT.