È di poche ore fa una notizia davvero straordinaria. Secondo gli scienziati e ricercatori della Stazione Zoologica "Anton Dohrn" di Napoli, una microalga che si trova nei fondali del mare adriatico, si comporterebbe nello stesso modo in cui si comportano gli ormoni di animali e mammiferi.
Lo studio è stato pubblicato sull'ISME Journal e potrebbe rivelarsi una scoperta rivoluzionaria perché l'alga potrà essere coltivata in laboratorio e, quindi, diventare una vera e propria fabbrica a basso costo di sostanze fondamentali per il nostro organismo.
La scoperta
Secondo diversi esperimenti effettuati sull'alga adriatica, denominata "Skeletonema Marinoi" si è notato che questa produce prostaglandine, molecole prodotte da animali e mammiferi, coinvolte in molte funzioni primarie e importantissime dell'organismo quali quelle nervose e del metabolismo cellulare nonché in alcune infiammazioni.
Le prostaglandine, in questo caso, interverrebbero come difensori nei confronti di virus, batteri o altri predatori e rappresenta una grande rivoluzione perché è la prima volta che questa molecola viene individuata in un organismo unicellulare.
La sua produzione e riproduzione in laboratorio garantirebbe una risorsa infinitamente disponibile e dai molteplici impieghi medici, poiché condurrebbe ad un avanzamento notevole nella creazione di farmaci per diverse patologie.
La sua proliferazione avverrebbe maggiormente in inverno e viene considerata un "ibrido" poiché fa parte delle diatomee di tipo vegetale come il fitoplancton, ma avrebbe comportamenti simili a quelli dei batteri per cui non si può attribuire la esclusiva natura ad una o all'altra classe.
Un DNA di doppia natura, quindi, che ne garantirebbe l'adattamento e la proliferazione in "ambienti diversi" che potrebbero ridurre i costi di dispendiosi della riproduzione chimica in laboratorio e il relativo beneficio ambientale e farmacologico ne deriverebbe, in quanto aprirebbe nuovi scenari evolutivi di queste molecole soprattutto nell'ambiente marino.