"Tagliare e incollare" il DNA grazie ad una tecnica biotecnologica chiamata Crispr/Cas9: è questa la base scientifica grazie a cui si apre un nuovo capitolo per la lotta al virus responsabile dell'AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita). Tale tecnica era stata finora usata soprattutto per la modificazione genetica di alimenti o impiegata per la Ricerca sul cancro. Per la prima volta è stata anche impiegata anche nello studio del virus da un team di ricercatori tra cui lo scienziato americano Kamel Khalili, della Temple University. La tecnica è stata applicata a dei topi transgenici infetti e "ha ridotto l'espressione dell'rna nei geni virali fino al 95%, bloccandone la replicazione e prevenendo l'infezione", come ha dichiarato lo stesso Khalili.

La tecnica

L'efficacia della Crispr in questo particolare caso è stata del 96%.In particolare, la tecnica annulla la capacità del virus di annidarsi e nascondersi in cellule e organi che gli scienziati chiamano 'santuari' e che finora sembrava impossibile aggirare con le tecniche conosciute. Parallelamente, i ricercatori hanno condotto lo studio anche in topi "umanizzati", cioè trapiantati con cellule immunitarie umane e infettate proprio dall'HIV: questa chiave di studio è interessante proprio perchè questi esemplari “hanno il virus latente in alcuni genomi di determinate cellule, dove è noto che il virus può sfuggire al rilevamento, ha spiegato Wenhui Hu, coordinatore della ricerca. Dopo un solo trattamento i frammenti virali erano scomparsi dall'organismo.

Il prossimo passo è quindi la sperimentazione: inizialmente su primati e in seguito su pazienti infetti. Chissà cosa direbbero di fronte a questa scoperta persone del calibro di Freddie Mercury, Rock Hudson, Rudolf Nureyev: tutti nomi accomunati dal tragico destino di una morte causata dalla malattia più terribile e temuta dei nostri giorni: l'AIDS.

Passi da gigante per la ricerca scientifica nel mondo

E' solo di qualche giorno fa la notizia della scoperta del gene responsabile della sclerosi multipla grazie a uno studio dell' Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM). L'italiano Marco Presta, invece ha recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Cencer Cell la scoperta della molecola killer, capace di bloccare la crescita dei tumori uccidendo le cellule malate e preservando quelle sane.