Parecchie persone hanno adottato una dieta priva di glutine anche se non sono allegici alla sostanza, contenuta nel grano, che nei soggetti celiaci provoca acuti episodi allegici. Pare che una dieta senza glutine non sia d'aiuto come si pensava per la salute del cuore e che abbia benefici solo in caso di celiachia. Ad affermarlo è uno studio che è stato condotto dall'Università della Columbia (diffuso ai primi di maggio) su un campione di 110 mila persone ed i cui risultati sono stati resi noti dal British Medical Journal. I soggetti erano suddivisi in 45 mila di sesso maschile e 65 mila di sesso femminile e sono stati monitorati per un lunghissimo periodo, dal 1986 al 2010.

Gli studiosi hanno diviso il campione umano in 5 livelli correlati al consumo di glutine, escludendo coloro a cui era stata riscontrata la celiachia. I risultati hanno dimostrato che non esiste alcuna associazione tra consumo di glutine e patologie a carico del cuore: il gruppo che ne consumava pochissimo o niente aveva la stessa probabilità di contrarre patologie cardiache di quello con un maggior consumo della sostanza. In definitiva si è affermato che la pericolosità del glutine è evidente solo per chi è affetto da celiachia e secondo Benjamin Lebwhol, uno dei ricercatori dell'Università statunitense, la credenza che una dieta senza glutine sia salutare per tutti è basata su aneddoti e letteratura popolare, non surrogati da evidenze scientifiche.

Il glutine

E' una lipoproteina presente in diversi tipi di cereali, è originata dall'unione di 2 tipi di proteine, la prolammina, che nel frumento si chiama gliadina, e la glutenina, che si trova nell'endosperma di frumento, segale, farro ed orzo. Il glutine non si trova solo in questi alimenti perchè viene spesso utilizzato nell'industria alimentare come legante: è infatti ottimo per tenere insieme gli ingredienti e possiamo ritrovarlo in alimenti insospettabili quali sughi, cioccolato, caramelle e gomme da masticare.

Oggi la celiachia è ampiamente diffusa: 1 italiano su 100 ne soffre e presenta un’infiammazione cronica a carico dell’intestino tenue. Nel soggetto allergico questa proteina scatena una reazione autoimmune che va a danneggiare la mucosa dell'intestino, per cui la normale assimilazione degli altri nutrienti viene compromessa.

I sintomi della celiachia prevedono i classici problemi intestinali come vomito, diarrea e stipsi ma anche collegamenti extra intestinali, quali sintomi neurologici, asma o dermatiti. L'unica cura per difendersi dalla malattia è la dieta priva di glutine.