Fipronil, questo il nome del composto chimico, un insetticida, che sta facendo tremare le autorità sanitarie di tutta Europa. Avrebbe, infatti, contaminato milioni di uova, principalmente in Germania, Belgio e Olanda. Gli enti sanitari dei paesi coinvolti avrebbero provveduto alla distruzione immediata dei lotti di uova incriminate, ma molte altre sarebbero già state consumate o esportate.

Infatti il timore è che lo scandalo delle uova contaminate possa espandersi anche in altri paesi come Francia, Svezia, Gran Bretagna e Svizzera. Nemmeno l'Italia sarebbe esente da rischi, poiché il Fipronil è commercializzato anche sul nostro mercato.

La contaminazione si sarebbe verificata perché, al composto normalmente utilizzato sia in Italia che in altri paesi d'Europa contro le zecche e pulci delle galline, il Dega-16, sarebbe stato aggiunto il Fipronil. Il nostro paese, secondo i dati diffusi dalla Coldiretti, avrebbe importato solo dall'Olanda circa 580 tonnellate di uova. Non risulterebbero, invece, importazioni dal Belgio.

La situazione attuale e i provvedimenti presi

Lo scandalo delle uova contaminate ha già causato una piccola crisi diplomatica fra i tre principali paesi coinvolti, ovvero Germania, Belgio e Olanda. Non è ancora chiaro, infatti, perché l'allerta sia stata diramata con tanto ritardo. In particolare, il Belgio ha provveduto ad avvertire la Commissione europea e gli altri Stati solo di recente.

La Germania, appena venuta a conoscenza del pericolo, ha provveduto a ritirare dal mercato 10 milioni di uova, e diverse catene della grande distribuzione alimentare ne hanno prudenzialmente interrotto la vendita.

La contaminazione da Fipronil

Come ricordavamo in precedenza, il Fipronil sarebbe stato erroneamente aggiunto ad una partita di Dega-16, commercializzato dalla ditta olandese Chickfriend, che, a sua volta, l'avrebbe acquistato da un grossista di prodotti chimici belga.

Questi, secondo indiscrezioni, avrebbe aggiunto il Fipronil al Dega-16 per potenziarne l'effetto. Immediatamente sono partite le indagini penali in entrambi i paesi.

Quali sono i rischi reali per la salute

Il Fipronil viene utilizzato contro acari, pulci o zecche degli animali, mentre è vietato il suo utilizzo su animali destinati alla catena alimentare umana.

Infatti l'OMS classifica quest'insetticida come moderatamente tossico per l'uomo. I sintomi derivanti da un'esposizione all'antiparassitario sono vomito, nausea, dolori addominali, ma anche crisi epilettiche. Se l'esposizione è prolungata possono insorgere danni ai reni, al fegato e alla tiroide. Fortunatamente, al momento le autorità sanitarie non segnalano casi di intossicazione da Fipronil. Tuttavia, siccome le uova vengono utilizzate per la produzione di molti alimenti fondamentali come pasta e pane, il rischio resta elevato.

Le accuse tedesche al Belgio

Secondo le autorità tedesche, il Belgio ha gestito male l'emergenza, avvertendo con ritardo gli altri paesi europei. Infatti l'Autorità per la sicurezza degli alimenti belga ha ammesso di sapere della contaminazione fin da giugno, e nonostante ciò ha atteso il 20 luglio per diramare un comunicato ufficiale.

L'ente belga si è giustificato affermando che era in corso un'indagine per frode e, per questo motivo, era necessario evitare di violare il segreto istruttorio. Inoltre la concentrazione di Fipronil sarebbe stata nei limiti consentiti dalle norme europee.

La Germania però, dopo aver svolto autonomamente delle analisi di laboratorio sulle uova belga, ritiene che, anche in queste, sia presente una concentrazione dell'insetticida tale da danneggiare la salute dei più piccoli.