Oggi viviamo in una società frenetica, che ogni giorno costringe la persone a seguire ritmi serrati per portare avanti le proprie mansioni inerenti agli ambiti più vari (famiglia, lavoro, vita privata, ecc.). Il tempo per svolgere i propri compiti sembra non basti mai e si ha, quindi, la tendenza a dare meno importanza a tutti quegli aspetti della vita quotidiana che riteniamo siano di minor rilevanza: il cibo e una Corretta alimentazione ne sono due chiari esempi.
Cucinare dei pasti caldi e sani, anche secondo i dati allarmanti emersi dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sembra sia ormai una consuetudine di poche persone mentre sta dominando un altro tipo di "cultura" del cibo, ovvero quella dei pasti veloci, preconfezionati o take away.
Un dato preoccupante questo che porta alla luce anche un'altra verità preoccupante e su cui sarebbe opportuno riflettere: mangiamo sempre per fame o anche per altri motivi? Se ci soffermiamo un attimo a pensare, capiremo che la domanda è tutt'altro che retorica. Ad esempio, quante volte incontrando un amico per strada o durante una telefonata programmiamo di trascorrere del tempo con lui in occasione di una serata in pizzeria? Oppure lo invitiamo a pranzo o a cena a casa nostra? Perché, invece, raramente ci viene spontaneo invitarlo a fare una passeggiata o a farci semplicemente compagnia senza coinvolgere l'elemento "cibo"?
Il cibo come mezzo per socializzare? Meglio di no
Nel mondo occidentale la cultura che sta emergendo è proprio quella che considera il cibo come un mezzo di socializzazione più che di nutrimento, motivo per cui in modo paradossale sembra quasi impossibile immaginare di intrattenere rapporti con persone che appartengono alla nostra vita privata senza che sia coinvolto l'elemento cibo.
Un pranzo o una cena insieme, un aperitivo, una sagra, la visione di un film al cinema (dove quasi sempre "per abitudine" vengono consumati snack) secondo l'odierna accezione di cultura costituiscono un potente mezzo di aggregazione sociale per l'essere umano. Ma è giusto tutto questo? Un dato certo è che questo comportamento costituisce un pericolo per la salute di ognuno di noi e il perché è facilmente spiegabile: in questo modo abbiamo la tendenza a mangiare più di quanto il nostro organismo richieda e il cibo da semplice e indispensabile fonte di nutrimento è diventato invece quasi una moda.
Dunque, secondo le statistiche stilate dall'OMS, si mangia più del dovuto e in modo scorretto, preferendo alimenti freschi e non assumendo quotidianamente le giuste quantità di frutta e verdura (fonti di fibre). Abitudini così scorrette sono uno stimolo pericoloso per l'insorgere di malattie cardiovascolari importanti e per il diabete, che si stanno manifestando sempre più frequentemente nella popolazione occidentale.
Gli studi scientifici dimostrano che basterebbe diminuire del 10% il nostro peso corporeo per ridurre in modo considerevole il loro insorgere, conducendo uno stile di vita alimentare completo e sano e svolgendo regolare attività fisica. Importante è, poi, ritornare ad un'antica concezione del cibo, per cui esso è nutrimento e fonte di energia per il nostro corpo, a favore della Salute e non dei rapporti interpersonali e sociali.