Divieto sì, divieto no. Una decisione a due facce quella presa dal Parlamento europeo sul glifosato, erbicida noto alle cronache di salute. L'Ue doveva prendere una posizione rispetto alla querelle che si trascina ormai da anni. La scelta compiuta va nella direzione che tutti si attendevano, ma continueremo a fare i conti con lui ancora per un po' di tempo. C'è chi dice che poteva andare peggio, sicuramente un passo in avanti è stato comunque compiuto, in un senso o nell'altro. E da oggi tornare indietro sarà più difficile delle altre volte, nonostante la risoluzione approvata non sia vincolante.

Eliminazione progressiva del glifosato entro il 2022

La risoluzione approvata oggi da 355 eurodeputati boccia la proposta della Commissione Ue di rinnovare l'autorizzazione all'uso di glifosato per i prossimi dieci anni. Inoltre, con il documento proposto dal gruppo Verdi/Ale, si chiede la sua eliminazione progressiva entro il 2022. Sarà la Commissione Europea ad avere l'ultima parola, con Juncker che ha già dichiarato di voler tenere in conto della decisione del Parlamento. Se i sì sono stati 355, i voti contrari hanno superato 200 unità (204 ndr), mentre gli astenuti sono stati 111.

Non è stata una vittoria schiacciante ed è questo quello che preoccupa maggiormente i più scettici riguardo alla possibilità che si arrivi ad una scelta definitiva che soddisfi appieno le richieste dei Verdi e Ale (Alleanza Libera Europea), vale a dire il divieto all'utilizzo di glifosato entro i prossimi cinque anni.

Il voto della giornata odierna rimane una tappa fondamentale del processo che potrebbe portare ad una storica vittoria delle forze "green" rispetto alle logiche dell'industria e del mercato. La difesa del glifosato appare indebolita, nonostante resti lontano il traguardo della maggioranza qualificata nell'altrettanto cruciale votazione di domani dei singoli Stati membri del Paff (Plants, animal, food, feed).

Il "protagonismo" del glifosato

Nelle ultime settimane abbiamo sentito spesso parlare del glifosato. Il mese scorso l'erbicida è salito alla ribalta della cronaca nazionale per la sentenza del tribunale di Roma sulla cosiddetta "guerra del grano". I giudici hanno decretato la sconfitta delle grandi aziende produttrici di pasta, che avevano presentato ricorso nei mesi precedenti.

Un altro episodio dove il glifosato ha allungato pesantemente la sua ombra è quello che ha per protagonista i cento metri della via di un comune dell'alto Trevigiano, dove si segnala l'anomala incidenza di tumori fra i residenti.