Tre linfomi non Hodgkin, un mieloma, un tumore al cervello e due all'intestino. E' questo il drammatico bilancio registrato in un'unica via di Cappella Maggiore, un comune nell'alto Trevigiano, terra del Prosecco Docg. E spunta l'ombra del fitofarmaci, utilizzati in maniera intensiva. Fra questi, fa capolino anche il glifosato, del quale abbiamo parlato in un recente articolo relativo ad una sentenza del tribunale di Roma inerente la discussione sulla presenza delle micotossine e lo stesso glifosato nel grano utilizzato per la produzione della pasta da parte di alcune delle più rinomate aziende italiane.

Solo una coincidenza?

A chiederselo sono gli stessi abitanti di via Borgovilla, dove nel raggio di 100 metri si sono verificati sette casi di tumore, a cui si aggiungono ricoveri in ospedale per vertigini e perdita di conoscenza. A destare preoccupazione è la concentrazione elevatissima di casi in un'area tanto ristretta. Impossibile, per i cittadini che abitano qui, non pensare ad una possibile correlazione con i pesticidi utilizzati dalla tarda primavera alla fine dell'estate. "Una nuvola di pesticidi", come raccontano i residenti della via di un comune del trevigiano con una popolazione complessiva inferiore ai 5.000 abitanti.

La redazione di Fanpage ha raccolto la testimonianza della giovane Alessia, 35 anni, colpita dal linfoma non Hodgkin.

Quest'ultima malattia ha già posto fine alla vita di un vicino di casa della donna, colpendo anche la signora Rosanna, anche lei residente in via Borgovilla, a pochi metri dalla casa di Alessia. Stando al suo racconto, tutto ha avuto inizio nel 2013, in concomitanza con il via ai trattamenti chimici su un vigneto distante pochi passi dalla loro abitazione.

A distanza di tre anni, quel vigneto è stato rimosso ma Alessia si era già ammalata.

La paura alberga all'interno delle case dei residenti di via Borgovilla. Gli ettari di vigneti sono ancora lì, tra le abitazioni e nei dintorni del piccolo comune dell'alto Trevigiano, salito alla ribalta per una storia dai tratti inquietanti.

Alessia racconta di avere paura anche per le sue due bambine, dopo che anche il marito non è stato immune alla "maledizione", venendo colpito da enfisema polmonare. Alla domanda iniziale, per il momento, nessuno risponde. Resta la paura, il timore, che sia soltanto questione di tempo prima di essere semplicemente "il prossimo" della lista. Intanto, lo spettro del glifosato continua ad aleggiare.