E’ in arrivo una vera e propria ondata di farmaci a basso costo. Sono infatti in scadenza 14 brevetti di farmaci, tra cui alcuni di larghissima diffusione, che consentiranno l’ingresso sul mercato di medicinali generici equivalenti ad un prezzo molto più basso della molecola ‘firmata’.
Una novità che rappresenterà un notevole risparmio non solo per i cittadini, ma anche per le casse dello Stato, dal momento che si tratta di famaci che incidono per circa 1 miliardo di euro sulle case della Sanità italiana.
Anche il Cialis diventa generico
Secondo i dati diffusi da Assogenerici, l'Associazione nazionale delle industrie dei farmaci generici, sono 14 i brevetti di molecole la cui scadenza è prevista entro l’anno.
Tra queste, la più diffusa è quella del Tadalafil, il principio attivo del Cialis che, nonostante sia un farmaco di fascia C, cioè soggetto a prescrizione ma il cui costo ricade interamente a carico del paziente, può vantare vendite pari a 1,7 milioni di confezioni l’anno.
Con la prevedibile prossima irruzione sul mercato del farmaco generico (sono già sedici le aziende che hanno chiesto di poterlo produrre) è facile prevedere un ulteriore incremento delle vendite, sull’esempio di quanto già successo nel 2013 con il Sildenafil, la molecola del Viagra, precursore dei farmaci per la cura della disfunzione erettile, che ha raddoppiato le confezioni vendute dopo la scadenza del brevetto.
Da precisare che, nel caso del Cialis, diventeranno generici i dosaggi corrispondenti a 10 e 20 milligrammi di principio attivo, mentre quello da 5 milligrammi rimarrà ancora esclusiva del marchio Cialis.
Quali saranno i nuovi farmaci a basso costo
Tra i farmaci il cui brevetto è in scadenza si registra anche la Rosuvastatina, principio attivo del Crestor, diffusissimo farmaco anti-colesterolo il cui costo è interamente a carico del Sistema Sanitario Nazionale per una spesa annua di 270 milioni di euro. Altri principi attivi il cui brevetto è in scadenza entro la fine del 2017 sono: Avodart, utilizzato contro le infiammazioni prostatiche benigne, l’antistaminico Pafinur, l’anticoagulante Olmetec, il Bimatropost, contro il glaucoma e molti altri.
Dall’inizio del 2018, quindi, si attende l’arrivo in farmacia di numerosi farmaci a basso costo che, oltre ad avere un prezzo notevolmente più basso rispetto al medicinale originale, costringeranno questi ultimi a ridurre il prezzo delle confezioni per effetto della concorrenza. Un particolare non trascurabile per quanto riguarda la spesa sanitaria dello Stato, dal momento che i dati degli ultimi anni dimostrano che, comunque, i farmaci equivalenti hanno faticato a conquistare fette di mercato nonostante i costi mediamente più bassi del 60 per cento. Sono sempre le statistiche di Assogenerici, infatti, che illustrano come solo il 28,5 per cento della spesa sanitaria sia rappresentata dai farmaci generici a basso costo.