L'infiammazione è un passaggio fondamentale del normale processo di guarigione, rappresentando la risposta dell'organismo alle malattie, comprese infezioni o lesioni. Durante questo processo il sistema immunitario invia una quantità maggiore di globuli bianchi nella zona colpita per combattere l'infezione o favorire la guarigione della ferita. Ma quando l'infiammazione tende a cronicizzare può risultare molto dannosa. Esistono infatti diverse malattie infiammatorie croniche, come l'artrite, la psoriasi e l'asma alla cui base vi è un sovraccarico del sistema immunitario che, anziché favorire la remissione della malattia, inizia ad attaccare i tessuti sani.

Oltre che attraverso le opportune terapie è possibile contrastare simili effetti grazie alla scelta di un'alimentazione appropriata.

Caratteristiche della dieta antinfiammatoria

La dieta antinfiammatoria consiste nel consumare determinati alimenti ed evitarne altri permettendoci di minimizzare i sintomi delle malattie infiammatorie croniche. Questa dieta comporta la sostituzione di alimenti zuccherati e raffinati con cibi ricchi di sostanze nutritive, come gli antiossidanti. Gli antiossidanti sono molecole reattive in grado di neutralizzare e ridurre il numero di radicali liberi, specie chimiche reattive ed instabili, note per essere la causa o la concausa di molte malattie, danni cellulari, invecchiamento precoce, cancro.

Molte tra le diete più popolari rispettano già i principi della dieta antinfiammatoria. Un esempio su tutti è la nostra dieta mediterranea che, come è noto, comprende pesce, vegetali, cereali integrali e grassi sani.

Per quali malattie è utile la dieta antinfiammatoria?

Medici, dietisti e naturopati raccomandano una dieta antinfiammatoria come terapia complementare, contro tutta una serie di condizioni mediche quali:

  • artrite reumatoride;
  • psoriasi;
  • asma;
  • esofagite eosinofila;
  • morbo di Crhon;
  • colite;
  • malattia infiammatoria intestinale;
  • diabete;
  • obesità;
  • sindrome metabolica;
  • malattie cardiovascolari;
  • lupus;
  • sindrome di Hashimoto.

Alimenti antinfiammatori da prediligere

Prima di intraprendere una qualsivoglia dieta è sempre bene consultare il proprio medico curante.

Alcuni cibi potrebbero essere infatti controindicati in talune condizioni (ad es. la verdura nel Morbo di Crohn o i cavolfiori, i broccoli, etc.. in presenza di tiroiditi). Nel piano alimentare di una dieta antinfiammatoria, in genere, non dovrebbero mancare:

  • verdure a foglie verdi scure, tra cui cavoli e spinaci;
  • mirtilli, more e ciliegie;
  • uva rossa;
  • broccoli, cavolfiori;
  • tè verde;
  • vino rosso, con moderazione;
  • avocado e cocco;
  • olive;
  • olio extravergine d'oliva;
  • noci, pistacchi, pinoli e mandorle;
  • pesce azzurro, compresi sardine e salmone;
  • curcuma e cannella;
  • cioccolato fondente;
  • spezie ed erbe aromatiche.

Alimenti da evitare

I massimi benefici della dieta antinfiammatoria si trarranno dalla contemporanea eliminazione o riduzione di:

  • carni trasformate;
  • bevande zuccherate;
  • grassi trans (si trovano anche nei cibi fritti);
  • pane bianco;
  • pasta non integrale;
  • glutine;
  • olio di semi di soia e olio vegetale;
  • snack preconfezionati come patatine e cracker;
  • dessert, biscotti, caramelle e gelati;
  • eccesso di alcol;
  • eccesso di carboidrati.

Alcune persone trovano giovamento anche dall'eliminazione o la riduzione del consumo di vegetali appartenenti alla famiglia delle Solanaceae (pomodori, melanzane, peperoni, patate).